Ieri sera si è disputata l’attesissima finale di Champions League 2015 tra Juventus e Barcellona. Nonostante i tantissimi preparativi messi in atto dagli juventini, per festeggiare il sognato “Triplete”, il colpo è rimasto in canna. Ed a festeggiare la vittoria dei blaugrana non è stata la sola città iberica, ma anche tra le vie di Catania si è dato libero sfogo alla felicità.
Gli anti-juventini, più che i tifosi veri e propri del Barcellona, hanno dato vita a sfoghi alquanto colorati: sfottò, bandiere spagnole, trombette e caroselli di macchine hanno invaso le vie catanesi, tra fuochi d’artificio, bare e funerali degni della migliore riproduzione e del miglior estro del cittadino catanese.
Molti tifosi etnei non hanno di certo dimenticato i soprusi ricevuti durante la gara interna al Massimino di due anni fa, che vide trionfare la squadra piemontese con un goal irregolare di Vidal su netto fuorigioco del bomber danese Bendtner ed un goal regolare annullato a Bergessio per la squadra etnea. Altrettanto riaffiora, tra le menti dei tifosi rossazzurri, la storia recentissima di quello striscione “Catania merda, Napoli colera“ esposto durante la partita di Champions League allo Juventus Stadium tra i bianconeri ed il Borussia Dortmund, squadra tedesca gemellata con le compagini etnea e napoletana.
Di seguito un video che da qualche ora circola sui social media e che dimostra che a volte, l’attaccamento alla maglia della squadra del cuore, che sia giusto o sbagliato, è così forte da odiare le rivali e godere delle loro sconfitte.