Arrivare al traguardo senza stress, prendendosi tutto il tempo che serve: la Seconda Università degli Studi di Napoli lancia la “slow laurea”, un percorso di studi rallentato, che consente di completare gli esami in tempi più lunghi senza finire fuori corso. Ma non solo. Quasi un milione di euro per incentivare gli studenti a iscriversi all’Università, borse di studio finanziate dall’Ateneo e della Fondazione Intesa San Paolo, sgravi economici per secondi o terzi iscritti in famiglia, sostegno psicologico agli studenti, lavori part-time, orientamento in ingresso, in itinere e in uscita e anche il frazionamento dei pagamenti per iscriversi all’Università.
Il Secondo Ateneo mette in campo per il prossimo anno accademico una serie di iniziative uniche nel loro genere per venire incontro alle esigenze dei suoi giovani iscritti e per dare un segnale di impegno concreto al territorio sul quale opera.
Si parte con ben 500 borse di studio del valore di 550 euro ciascuna dell’Ateneo, più altre 500 finanziate dalla Fondazione Intesa San Paolo, per gli studenti meritevoli che si iscrivono al primo anno di triennale o alla magistrale biennale e che appartengono alle fasce meno agiate (fino all’ottava fascia). In pratica la borsa di studio coprirà o interamente o fino al 50 per cento il primo anno all’Università (a secondo della fascia di reddito cui appartengono gli studenti).
I nuovi iscritti della Seconda Università potranno decidere, già all’inizio del loro percorso, di scegliere la “slow laurea”, un vero e proprio percorso rallentato. I giovani universitari potranno concordare la durata dei loro studi, fino a raddoppiarla, senza finire fuori corso, pagando il 20 per cento in meno di tasse nel complesso. Un corso di tre anni potrà diventare di sei, nel caso in cui lo studente decida di non avere fretta nel terminare il suo percorso, o di profondere un impegno minore nel conseguimento della laurea. Un sistema che agevolerà, ad esempio, chi lavora, o semplicemente chi decide di poter dedicare un tempo limitato agli studi.
“Lo abbiamo chiamato “pacchetto studenti” – spiega il Rettore della Sun, Giuseppe Paolisso – Perché il nostro obiettivo prioritario è quello di venire incontro alle esigenze dei giovani. Ci siamo resi conto, anche sulla base delle difficoltà palesate dai nostri iscritti, che molti ragazzi e le loro famiglie non riescono a sostenere il peso delle tasse universitarie. Noi vogliamo invece dare un segnale concreto a questo territorio, e stiamo offrendo agevolazioni consistenti sia da un punto di vista economico che di gestione del percorso universitario”.
Sgravi economici ci saranno anche per quelle famiglie dove ci sono due o più iscritti all’università, e che appartengono alle fasce con un reddito più basso, con ulteriori borse di studio che arrivano fino a 200 euro ciascuna. E sempre per allentare la pressione delle tasse, la Sun darà l’opportunità ai suoi iscritti di concedere il frazionamento dei pagamenti che, per tutti, passeranno da 3 a 5 rate.
“Abbiamo deciso, inoltre, di potenziare anche il sostegno psicologico agli studenti – continua Paolisso – cui abbiamo destinato 30mila euro, ma anche l’Orientamento dei giovani agli studi e il Placement, fondamentale per l’inserimento nel mondo del lavoro, con ulteriori 120mila euro. Diamo, infine, la possibilità ai nostri giovani iscritti di guadagnare con piccoli lavori part-time da svolgere in Ateneo, attraverso forme di collaborazione e con uno stanziamento di ben 140mila euro”.
Meno tasse, dunque, per i meritevoli, pagamenti frazionati, nessuna pressione per i tempi di laurea, sostegni nel percorso di studio con uno sguardo concreto verso il futuro lavorativo.
“Vogliamo incentivare i nostri iscritti – spiega Italo Angelillo, delegato del Rettore alla Didattica – Dobbiamo dare a tutti i giovani di questo territorio la possibilità di intraprendere gli studi universitari e questo lo possiamo fare solo sostenendoli anche economicamente, oltre che aiutandoli a scegliere i percorsi più adatti”.
Una serie di iniziative, queste, che raccolgono l’entusiasmo degli studenti dell’Ateneo. “Con il pacchetto didattica – ha detto Giuseppe Martinelli, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione – viene dato un forte segnale di vicinanza agli studenti ma soprattutto di una grande capacità di essere al passo con i tempi. L’introduzione del percorso di studi rallentato, la possibilità di aumentare il frazionamento delle rate da 3 a 5 e il processo di digitalizzazione della didattica e delle biblioteche rappresentano per me, che sono membro del cda dal 2010, le opportunità di maggiore crescita negli ultimi per il nostro ateneo”.