Corsi di studio, materie ed esami: ecco come funziona l’università tedesca

La varietà dell’offerta universitaria tedesca è fuor di dubbio, grazie non solo ai numerosi atenei, ma anche all’elevato numero di tipologie degli stessi. Caratteristica di non poco rilievo che distingue le università tedesche dalle nostre è la provenienza dei loro finanziamenti: è lo Stato a provvedervi, in particolare i Länder, che hanno competenza sull’amministrazione scolastica e universitaria; un numero esiguo è sostenuto dalla chiesa protestante e da quella cattolica, mentre sono 80 le università private, la maggior parte delle quali vanno inquadrate nella categoria dei cd. Fachhochschulen.

Gli istituti si distinguono infatti in tre categorie:

  • Universitäten (109), nelle quali è possibile scegliere tra svariati corsi di studio e altrettante specializzazioni, con un’impronta sostanzialmente teorica, ma in cui non mancano attività professionalizzanti come tirocini e dottorati di ricerca, che innegabilmente avvicinano lo studente alla realtà lavorativa. L’accesso è subordinato al superamento del cd. Abitur, il nostro esame di stato, che permette di accedere a diversi percorsi disciplinari, dall’economia, alle scienze sociali o naturali, al settore linguistico; mentre determinate facoltà, come medicina, farmacia e psicologia, richiedono un ulteriore esame, essendo strutturate a numero chiuso.
  • Fachhochschulen (191), ossia gli istituti superiori di formazione professionale, chiamati anche Università di Scienze Applicate, adatti a coloro che preferiscono uno studio scientifico più concreto, pur con le necessarie basi teoriche: essi prevedono a tal fine tirocini (pratctical work) e 1 o 2 semestri miranti all’acquisizione di competenze pratiche nel campo dell’ingegneria (settore più ambito), dell’economia e dell’informatica.
  • Kunst-, Film- und Musikhochschulen, cioè istituti superiori di formazione artistica, cinematografica e musicale (55), i cui ambiti di applicazione spaziano dalla grafica al design industriale al canto alle arti figurative in genere, che formano quelli che saranno i futuri registi, sceneggiatori e operatori di ripresa, operanti nel mondo del cinema e della televisione. Il possesso del talento artistico richiesto per accedervi viene verificato attraverso specifici test.

L’anno accademico è diviso in due semestri: invernale (Wintersemester: da ottobre a marzo) ed estivo (Sommersemester: da aprile a settembre). La stragrande maggioranza dei corsi di studio permette all’aspirante studente di iscriversi sia nel semestre invernale che in quello estivo, motivo per cui la durata dei suddetti corsi si calcola in semestri e non in anni.

Anche la Germania, come l’Italia, partecipa al cosiddetto Processo di Bologna, appositamente elaborato allo scopo di rendere i vari sistemi universitari europei il più uniforme possibile tra di loro: tutto ciò di conseguenza facilita il riconoscimento dei vari attestati, certificati e titoli, ottenuti al termine del proprio percorso universitario, tra un Paese e l’altro. Il progetto in questione prevede la suddivisione degli studi superiori in tre cicli:

  • Bachelor, corrispondente alla nostra Laurea triennale, articolato in sei semestri, dopo i quali lo studente ha di fronte a sé due opzioni: proseguire la carriera universitaria o inserirsi direttamente nel mondo del lavoro. La Germania offre ben 6.000 diverse combinazioni di percorsi, molte delle quali permettono di coniugare all’acquisizione delle conoscenze di base vari corsi in lingua straniera, attraverso un collaudato sistema che senza ombra di dubbio favorisce l’integrazione.
  • Master, che equivale alla nostra Laurea specialistica: dopo aver conseguito il diploma di Bachelor, gli studenti possono decidere di approfondire ulteriormente le conoscenze acquisite con degli studi interdisciplinari della durata totale di quattro semestri. Attualmente l’offerta formativa tedesca consta di più di 5.000 differenti tipi di Master, molti dei quali frequentabili interamente in lingua inglese, come ad esempio quelli che si occupano di discipline qualiDevelopment Management, Tropical Hydrogeology o Renewable Energy. Sono presenti anche Master di durata annuale.
  • Promotion, cioè il nostro Dottorato di ricerca: ogni anno in Germania più di 25.000 studenti, dei quali 3.600 stranieri, dopo gli studi universitari, decidono di iscriversi ad un Dottorato di Ricerca, il cui programma, ispirato al modello anglosassone e fondato totalmente sulla pratica, ha infatti carattere internazionale e prevede l’inserimento in un team. Dopo tre anni di studi, che culminano con la pubblicazione di una tesi di carattere sperimentale e del tutto innovativa, lo studente conseguirà consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Esso si distingue dunque dal Master italiano (di primo o di secondo livello), che invece si configura come un corso di specializzazione post-laurea.

Tuttavia va sottolineato che anche in Germania la classica suddivisione in Bachelor e Master presenta alcune eccezioni: i corsi di laurea che richiedono un esame di stato (Staatsexamen) per l’esercizio della professione (ad es. medicina, farmacia, giurisprudenza) sono strutturati con un corso di laurea a ciclo unico, che dura 5/6 anni.

Strumenti utili per un’ampia visuale sui corsi di studio sono il motore di ricerca del sito Hochschulkompass, gestito dalla Hochschulrektorenkonferenz HRK – Conferenza dei rettori delle università tedesche, corrispondente alla CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, e quello di www.study-in.de. Un punto di riferimento per chi desidera trovare informazioni dettagliate sui criteri di ammissione alle università tedesche, sull’iter della domanda di iscrizione e sulle tasse universitarie, è rappresentato dal sito del DAAD.

Laura Paglia

Proofreading e Autrice Nata a Caltagirone ma innamorata di Catania, dove frequenta la facoltà di Giurisprudenza, dopo essersi diplomata al Liceo Classico, ha fin da piccola mostrato una particolare attitudine per la scrittura in tutti i suoi aspetti; approfitta al volo della possibilità offertale dalla redazione catanese per confrontarsi col mondo del giornalismo e per sperimentare concretamente un ambito che la affascina da anni; mette così al servizio del giornale telematico le competenze acquisite durante i suoi studi e la sempre presente passione per la scrittura, cercando di affinare al meglio le capacità coltivate, perché misurare se stessi e mettersi alla prova è la base per il raggiungimento dei propri obiettivi.

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