Ci ha lasciati il 5 marzo Nino Giuffrida un grande artista poliedrico che rendendoci eredi della sua immensa produzione artistica.
Sin da piccolo, Nino Giuffrida, ha mostrato le sue inclinazioni per la pittura iniziando ad alimentare questa sua passione, malgrado la reticenza del padre, nel Liceo artistico di Catania. La Capitale italiana, il suo incontro con la Cappella Sistina e l’immenso affresco del Giudizio Universale aumenteranno il desiderio di portare avanti la sua predilezione e a fare di questa il suo grande amore.
Ma il suo percorso formativo sarà consacrato dal suo viaggio a Parigi grazie al quale entrerà a contatto con gli atelier dei grandi artisti francesi, dove alimenterà il suo genio creativo fino a diventarne uno dei protagonisti.
Sarà Montmartre a ospitarlo per lunghi anni, in particolare la rue Gabrielle n.30 dove al n.49 aveva abitato Picasso cinquant’anni prima. Nonostante le difficoltà iniziali l’aria parigina riesce a far nascere in lui l’idea dei paesaggi, dei clienti dei bar, degli “enfantes”, degli allerchini e dei violini stilizzati che diventeranno i protagonisti delle sue opere.
A proposito dei suoi “enfantes” Pierre Imbourg ha scritto “Di questi bimbi dai grandi occhi meravigliati davanti alla vita, che un niente diverte, che amano i bei colori, il rosso, il blu, il travestimento carnavalesco e la danza, Nino Giuffrida diventa poco a poco il loro pittore. Essi furono il suo unico tema di ispirazione; egli era penetrato nel loro universo e sapeva trascrivere sulla tela tutta la loro candita fragilità”.
Un universo artistico che lo porta a raggiungere un grande successo tanto che qualche anno dopo riceverà anche la visita di quello che era il suo “maestro” per elezione: Pablo Picasso.
Un incontro cordiale, in cui Picasso si congratula con Nino per le sue produzioni artistiche e per i suoi inizi promettenti. Per firmare questo loro incontro, ci racconta la nipote di Nino Tahnee Drago: «Picasso prese un foglio e fece un ritratto di mio nonno. Un ritratto che oggi non possediamo più, ma che ha reso eterno l’incontro con il suo artista tanto amato».
Il maestro siciliano è rimasto profondamente legato all’artista catalano e ha ricevuto la grande stima del mondo dell’arte attraverso le sue numerose produzioni ed esposizioni. Ha esposto i suoi quadri nelle gallerie d’arte non solo parigine, ma anche della Svizzera, Roma, Bruxelles, Metz, Nancy, Copenaghen, Helsingborg, Svezia, Guyana, Saint Tropez e Cannes. Tutto il mondo ha collezionato le sue opere, infatti ci sono collezionisti in Giappone, Svezia, Olanda e Stati Uniti, ma chi vuole osservare i suoi capolavori può visitare il Museo personale allestito dal Maestro a Vellers en Vexin, Normandia.
Nino Giuffrida, il Maestro siciliano e parigino, continuerà a vivere nelle sue opere e nel ricordo della nipote.
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