Le polemiche si sono protratte a lungo, così come la richiesta di maggiori chiarimenti e informazioni in merito alla vicenda. Sulla questione è arrivata oggi una risposta ufficiale. È stato infatti pubblicato sul sito del DISUM una lettera rivolta a tutti gli studenti da parte del direttore del DISUM, Giancarlo Magnano San Lio. Riportiamo qui di seguito il contenuto della lettera:
“Cari Studenti, poiché credo si stia venendo a creare, a proposito del calendario degli esami 2015, un clima di preoccupazione, probabilmente dovuto ad informazioni parziali e non sempre chiare, desidero rivolgermi direttamente a voi e rassicurarvi.
Il Regolamento didattico di Ateneo (consultabile online nel sito dell’Ateneo), approvato nell’aprile 2009 e parzialmente modificato nel 2012, prevede, all’articolo 16, che gli esami si svolgano in “tre diversi periodi (sessioni)” e che “all’interno di ciascuna sessione” si svolgano “almeno due appelli distanziati di almeno quindici giorni”. Questi esami si devono svolgere “unicamente nei periodi in cui non si svolgono attività didattiche frontali”. Solo “per gli studenti ripetenti e fuori corso la prima e la terza sessione di esami sono prolungate fino al giorno che precede l’inizio della sessione successiva in modo da consentire lo svolgimento di almeno un ulteriore appello loro riservato, distanziato di almeno venti giorni da quelli ordinari”: si tratta, in quest’ultimo caso, di due appelli in periodi che prevedono la sospensione delle lezioni.
Nel corso dell’ultimo anno si è cominciato, in Ateneo, un lavoro di ripensamento del Regolamento didattico, in vista di un nuova formulazione del medesimo che entrerà in vigore in un prossimo futuro. Nell’ambito dei lavori della Commissione appositamente insediata – lavori ai quali hanno partecipato anche i Rappresentanti degli studenti in Senato Accademico – si è discusso dell’articolazione dei periodi riservati agli esami (ipotizzando lo svolgimento di prove d’esame anche durante brevi fasi di sospensione dell’attività didattica immediatamente precedenti o immediatamente successive alle vacanze pasquali e natalizie), ma non è stato ritoccato il numero complessivo degli appelli previsti nei diversi periodi.
Il Dipartimento di Scienze Umanistiche ha sempre assicurato i sei appelli “normali” più i due “riservati” ai fuoricorso ed ai ripetenti. In virtù del fatto che gli ordinamenti dei Corsi di studio di qualche tempo fa prevedevano un numero di discipline notevolmente superiore a quello previsto dagli attuali Corsi (con una considerevole riduzione, oggi, del numero degli esami da sostenere), il Dipartimento aveva cercato di semplificare il lavoro degli studenti ampliando, peraltro con uno sforzo organizzativo non indifferente, il numero degli appelli, introducendone uno in più, rispetto al Regolamento (ed a quanto avveniva in altri Dipartimenti), nella sessione estiva per tutti e uno in più in ciascuna delle due sessioni straordinarie riservate ai fuoricorso ed ai ripetenti.
Oggi, in considerazione della significativa riduzione degli esami previsti per il conseguimento delle lauree triennali e magistrali, sono venute in qualche modo meno le esigenze che avevano spinto il Dipartimento ad ampliare notevolmente quanto prescritto dal Regolamento didattico di Ateneo; ma non è certo venuto meno il nostro impegno a mettere tutti gli studenti in condizione di conseguire la laurea nei tempi previsti dal loro Corso di studio. In quest’ottica, su segnalazione degli stessi studenti e in ottemperanza a quanto prescrive il Regolamento didattico d’Ateneo attualmente in vigore, si è deliberata l’introduzione di sei appelli per gli esami scritti al posto dei tre fino ad oggi previsti, in modo da agevolare ulteriormente le carriere degli studenti. A causa dei tempi necessari alla correzione delle prove tra un appello e l’altro, per gli esami orali delle discipline che prevedono lo scritto non sarebbe stato possibile mantenere gli undici appelli orali annuali nella cadenza finora adottata, né, in base alla norme vigenti, sarebbe stato possibile differenziare il calendario di esami orali per i diversi Corsi del Dipartimento. La soluzione alla quale stiamo lavorando, sempre nella prospettiva di consentire al maggior numero possibile dei nostri studenti di conseguire la laurea in corso, è allora quella di chiedere a tutti i docenti degli insegnamenti che non prevedono lo scritto la disponibilità a segnalare una data di prolungamento nelle due sessioni principali (invernale ed estiva), in modo da poter indicare per tutte le discipline che non prevedono lo scritto otto date utili (in luogo delle sette fino ad ora assicurate) più altre due date riservate ai fuoricorso ed ai ripetenti.
Nell’interesse degli studenti cercheremo altresì di articolare in modo più funzionale i calendari d’esame (a partire dal prossimo calendario del 2015, di imminente pubblicazione), così da distribuire in modo più funzionale gli esami nell’arco dei dodici mesi e da evitare l’eccessiva concentrazione, nell’ambito di uno stesso Corso, di troppi esami nelle stesse date (cosa anch’essa legata al Regolamento didattico di Ateneo, che indica intervalli temporali molto rigidi cui i docenti, nel preparare il calendario, devono attenersi).
Infine, fra le numerose esigenze da considerare c’è anche la necessità di rendere sempre compatibili il calendario degli esami di profitto ed il calendario delle lauree. Si sta anche vagliando la possibilità di introdurre, laddove necessario, una quarta sessione di lauree, accanto alle tre finora previste.
Come potete vedere, dunque, da parte del Dipartimento vi è la piena e ferma volontà di agevolare gli studenti, in corso e fuoricorso, perché concludano rapidamente il percorso universitario, ma sempre nel pieno rispetto della normativa vigente. Con l’occasione desidero anche ribadire l’invito a far presente immediatamente alla Direzione gli eventuali dubbi e le perplessità che dovessero sorgere in merito alla didattica ed alle diverse problematiche della vita di Dipartimento, ed a farlo sempre in modo diretto e prima che ansie e preoccupazioni, spesso dovute soltanto a difetti di informazione e di comunicazione, si diffondano e turbino la serenità della vita universitaria. La partecipazione democratica e responsabile è condizione primaria per affrontare e risolvere ogni problema e per migliorare le condizioni della nostra comunità di lavoro. In questa prospettiva, ho registrato con piacere l’esito positivo che, almeno per alcuni Corsi di Studi (purtroppo non per tutti), hanno avuto le elezioni dei Rappresentanti degli Studenti (che ho già avuto il piacere di incontrare) svoltesi di recente. Proprio i Rappresentanti degli Studenti sono il naturale tramite perché la vostra voce, le vostre domande arrivino e perché si possa dar loro adeguata risposta.
Cari saluti
Giancarlo Magnano San Lio”
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