Com’è nato il tuo amore per la danza?
Ho sempre avuto la passione per la musica classica, sin da piccolo amavo ascoltarla ma il motivo per il quale ho iniziato a fare danza è proprio mia sorella. Amavo guardarla e da li ho deciso di voler iniziare anche io.
Quando hai capito che della tua passione ne avresti voluto fare un lavoro?
Nel momento in cui capii che era l’unica cosa a rendermi felice.
Come si riconosce un buon ballerino?
Beh.. sicuramente è importante avere le doti fisiche ma una cosa molto più importante credo sia avere la testa, avere determinazione ed essere forti perché il mondo della danza non è per niente facile.
Hai vinto tanti concorsi, anche internazionali, qual è quello che ti ha riempito più d’orgoglio e che ricordi con più piacere?
Ricordo tanto il mio secondo concorso pieno d’ansia e di emozioni di cui ho avuto il piacere di condividere con il mio amico e compagno di vita Vincenzo Di Primo, e poi ricordo con immenso piacere il mio ultimo concorso in Corea, una delle esperienze più belle della mia vita che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con il mondo.
Quali sono i tuoi modelli di riferimento?
Non credo di aver una persona in particolare, amo apprendere da ogni singolo ballerino e farlo un po’ mio.
Tu sei in grado di far tutto, sei un ballerino molto versatile, ma perché proprio la danza classica?
Perché la danza classica è magia, riesce a completarti in tutto.
Penso davvero sia stato il periodo più bello della mia vita. Ho avuto la possibilità e fortuna di studiare in un’ottima scuola, con ottimi insegnanti che hanno creduto in me e che mi hanno aiutato sempre. Ho incontrato delle persone fantastiche, ho avuto l’onore di poterle vivere sotto ogni aspetto ed ho trovato una famiglia di cui mai mi dimenticherò. Ho capito tanto, ho capito cosa significasse vivere e cosa significasse lottare e mai arrendersi nonostante le mille difficoltà e tutto questo grazie ad una persona che resterà sempre nel mio cuore.
Adesso ti trovi a New York all’American Ballet Theatre, come ti trovi? L’approccio allo studio è diverso?
Mi trovo benissimo è tutto nuovo e non è facile ma del resto è quello che ho sempre voluto. Il metodo è sempre uguale, i ritmi sono un po’ diversi.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Come ho già detto uno dei miei sogni era riuscire ad arrivare all’ABT, ma quello più grande è l’essere felice, sereno e vivere di ciò che mi rende vivo nonché la danza.
Quali progetti hai per il futuro?
I miei progetti per il futuro sono davvero tanti, ma lavorerò tanto solo perché vorrei che il mio nome, un giorno, possa essere conosciuto nel mondo. Ovviamente questo è il mio sogno, non è detto che si possa realizzare ma io ci spero.
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