Da settimane internet si è visto invadere da una storia avente come protagonista nientepopodimeno che la madre delle belle storie, la Disney. Una vera e propria fairy tale, una favola che sembrava mettere d’accordo tutti.
Un articolo, infatti, ha fatto il giorno del mondo riportando la seguente notizia: “La Disney ha annunciato che produrrà il primo cartone animato in cui compariranno due protagonisti gay. I due si innamoreranno e alla fine del film convoleranno a nozze. Il film, intitolato Princes, sarà rilasciato nell’autunno del 2015”.
Una notizia che ha suscitato non poche reazioni. Critiche, incredulità, soddisfazione ed euforia.
Ma ecco che il giornale The Independent sgombra il campo da qualsiasi fattore equivoco: si tratta di un fake, creato dal sito Amplifying Glass, che ha visto condividere la sua notizia ben 60,000 volte su Facebook.
Il sito annunciava l’uscita del film, basato sul libro per bambini The Princes and the Treasure. Ma mentre il libro esiste veramente, l’adattamento cinematografico è chiaramente una bufala.
Princes è un adattamento del libro per bambini di Jeffrey A. Miles. Nel libro, due principi, Earnest e Gallant, partono per salvare una principessa, ma finiscono per innamorasi tra loro. La storia si conclude con i due principi che si sposano e vivono felici e contenti. Il libro è stato recentemente pubblicato a livello internazionale dopo essere stato inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti nel mese di febbraio del 2014.
Il sito sotto accusa si è giustificato dicendo: “Se state cercando delle breaking news questo non è il posto giusto. Ciò che scriviamo è pensato per fare ridere la gente e anche prenderla in giro. Non dovreste prendere troppo sul serio ciò che diciamo”. Una doccia ghiacciata per tutti gli appassionati del genere.
Tuttavia, la commissione non si sente di stare lontana dalla scelta di questa possibile opzione dopo le rivelazioni dell’ultimo cartone animato targato Disney, Frozen. La protagonista Elsa, infatti, possiede della qualità che ripercorrono a tratti le lotte affrontate dai membri della comunità di LGBT, una storia gay velata, insomma.
Se la Disney o la Marvel facessero bene i conti, saprebbero che introdurre protagonisti gay nelle loro storie avrebbe risvolti positivi, non solo per l’accoglienza di pubblico, ma anche al box office.
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