Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le ch**** chiare (Gabriella Ferri cantava Tutti al mare nel 1973). Ed effettivamente è un ritornello, ancora spesso intonato dai giovani che, seppur non abbiano la minima idea di chi sia Gabriella Ferri, continuano a cantare al momento in cui arrivano in spiaggia.
Con l’arrivo del grande caldo, la fine degli esami e il via definitivo all’estate (che per lo studente medio avviene nella seconda metà di luglio), i bianchissimi universitari si preparano a raggiungere i lidi, e tentano in tutti i modi di raggiungere gli standart di abbronzatura, previsti dalla “legge delle spiagge”.
Bisogna fare però attenzione al sole, e rispettare una regola d’oro: sì all’abbronzatura, ma con cautela. I consigli arrivano dal Dermatologo Leonardo Celleno, professore presso il Centro di ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma.
LEGGI ANCHE: Come avere un’abbronzatura perfetta. A cura di Roberta Gerratana
«Il sole, a dosi adeguate, è un amico della pelle. Ma se esageriamo – spiega l’esperto – rischiamo di trarne più danni che benefici».
Per evitare si trasformare questo nostro “alleato” in “nemico”, è possibile seguire alcuni semplici consigli che l’esperto ha riunito in un prezioso decalogo. (Agi 5-/07/14)
- Esporsi al sole solo nelle ore più opportune, cioè nelle prime ore del mattino (entro e non oltre le 11.00) e nel tardo pomeriggio (dalle 17.30 in poi). In queste ore, infatti, ci si abbronza lentamente ma si proteggere la pelle dalle radiazioni. E’ assolutamente sconsigliato esporsi al sole nelle ore centrali, quando i raggi solari sono troppo forti.
- E’ bene iniziare a prendere il sole gradualmente. Evitare quindi esposizioni prolungate il primo giorno di mare, ma dare alla pelle piccoli assaggi nelle ore meno calde.
- Prima di godersi il sole occorre usare sempre una fotoprotezione, che deve essere già applicata prima di andare al mare, perché altrimenti passeremmo del tempo sotto il sole senza un valido “scudo”. Le lozioni ci fanno abbronzare, sicuramente con meno rapidità, ma ci garantiscono una protezione da danni che possono essere anche molto gravi.
- L’esposizione eccessiva al sole è infatti associata allo sviluppo di tumore alla pelle, come il melanoma che è particolarmente aggressivo. Scegliere una fotoprotezione tanto più alta quanto è più chiara la pelle. La scelta della lozione giusta va fatta leggendo quel “numeretto” segnato sulla confezione. Bisogna, inoltre, assicurarsi che il prodotto protegga sia dai raggi Uvb che Uva. Non ci sono formati migliori di altri, per questo è bene scegliere quello che si preferisce. E’ necessario applicare una quantità di prodotto sufficiente. Non cercare di “risparmiare” più prodotto perché sarebbe comunque uno spreco: la fotoprotezione funziona solo se spalmata omogeneamente nelle giuste dosi. E’ consigliato riapplicare il prodotto più volte perché il sudore, l’acqua o il semplice contatto con l’asciugamano può far sparire la protezione.
- Per chi soffre di particolari malattie della cute o problemi cutanei vari, è meglio che consulti prima il dermatologo che può essere d’aiuto nella scelta del prodotto più adatto. E’ vivamente raccomandato ai soggetti che hanno molti nei sul corpo un controllo prima e dopo l’estate. Il sole, infatti, può alterare i nei e può portare alla formazione di un melanoma.
- I bambini con un’età inferiore ai 2 anni non devono essere esposti al sole in modo diretto. E’ necessario tenerli sotto l’ombrellone nelle ore meno calde e vestiti comunque in modo da proteggerli dai raggi solari indiretti. Il cappellino è d’obbligo, così come un vestitino.
- Il cappello è anche consigliato per le persone anziane, specialmente per gli uomini che hanno perso o stanno perdendo i capelli.
- Per usufruire di una maggiore protezione è opportuno adottare una particolare alimentazione. Verdura e frutta colorata di stagione possono aiutarci a contrastare i danni del sole, grazie al contenuto elevato di antiossidanti. (AGI)