Meglio una triennale oggi o una specialistica domani? Con un titolo di laurea di primo livello, è davvero un’utopia mettersi subito alla ricerca di un posto di lavoro? Qual è la realtà dei laureati in uscita da un corso del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania? Anche questa volta per farci un’idea abbiamo dato un’occhiata ai dati forniti da Almalaurea sulla situazione dei laureati un anno dopo il conseguimento del diploma universitario. Proviamo a trasformare questi numeri in spunti di riflessione.
CONTINUARE CON LA SPECIALISTICA? NON TUTTI SONO D’ACCORDO: Assistiamo ad una grande divergenza tra i dottori in lettere, lingue, filosofia e i laureati in scienze della comunicazione. Dai dati del 2013 possiamo notare che mentre i “letterati” che intraprendono un corso magistrale costituiscono l’80,7% del totale, solo il 28,3% degli esperti in comunicazione proseguono con una laurea specialistica. Nel 67% circa dei casi, inoltre, gli studenti scelgono un corso di laurea appartenente ad un dipartimento diverso. Situazione simile per i laureati in Scienze della comunicazione internazionale. Vicini ai numeri di Lettere le statistiche di Filosofia e Lingue mentre si piazza in una posizione intermedia il dato dei laureati in Beni culturali(62%).
FUGA AL NORD? Tra i laureati di Scienze Umanistiche che hanno deciso di proseguire i propri studi quasi uno su tre è iscritto in un altro ateneo (69,4% Lettere, 65,5% Filosofia, 70% Lingue, 67,7% Scienze della comunicazione, 63,3% Scienze della comunicazione internazionale). Più “affezionati” invece gli studenti di Beni Culturali: l’87,5% di loro “rimane” dentro Unict.
BENI CULTURALI LA LAUREA PIU’ PREZIOSA? Occorre considerare i dati inerenti il lavoro con molta elasticità. E’ bene quindi confrontare i dati positivi con quelli che potrebbero mettere in dubbio la loro veridicità. Il 37,4% dei laureati in scienze della comunicazione dichiara di lavorare ma è importante precisare che il 44,2% di essi svolgeva lo stesso impiego prima della laurea e che solo il 32% circa possiede un’occupazione stabile. I laureati in Beni Culturali dichiarano di guadagnare in media 845 euro netti al mese, ma nel 64,3% dei casi lavoravano già da prima. E se il 78,6% di loro ha valutato poco o per nulla efficace la laurea per l’attuale lavoro, un motivo ci sarà.
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