Il giudice Dora Bonifacio del Tribunale civile di Catania ha stabilito che l’Arcidiocesi di Catania, il Comitato per i festeggiamenti agatini ed il Ministero degli Interni, dovranno pagare un risarcimento danni alla famiglia del giovane devoto Roberto Calì, morto durante la festa della Santa Patrona di Catania nel lontano 6 febbraio 2004 , pari a 900 mila euro. Il giovane, morto durante la pericolosa salita di San Giuliano, riportò una grave emorragia epatica causata da una caduta accidentale e dalla moltitudine di persone che incolpevolmente lo calpestarono, compresa la stessa ‘vara’ della Santuzza.
Dopo dieci anni la moglie, i figli ed i genitori, riceveranno questo indennizzo nonostante tutte le pratiche fossero state archiviate a seguito del processo penale, che aveva sancito la reclusione del ‘capovara‘ Alfio Rao, condannato a quattro mesi di reclusione, la cui sola colpa fu quella di essere il responsabile del fercolo durante i festeggiamenti.
In una situazione in cui è davvero difficile poter dare con certezza la colpa a qualcuno date le migliaia di persone presenti, ci rimise la vita Roberto, un giovane devoto ventiduenne e padre di due figli, che porterà per sempre con se la devozione verso quella Santuzza tanto amata da tutta la città di Catania.