Squadra in religioso silenzio stampa, ultimo posto in classifica e sei punti dalla salvezza. E’ questo il bilancio che si può trarre da questa settimana, dopo l’ennesima sconfitta in terra straniera contro l’Udinese. Uniche notizie positive per mister Maran, il ritorno in gruppo dei tre sudamericani Rolin, Spolli e Castro, con quest’ultimi due che tornano in gruppo dopo una lunga degenza.
Dopo le recenti dichiarazioni del presidente della società etnea Antonino Pulvirenti (“Arrendersi sarebbe da pazzi, abbiamo bisogno della spinta del nostro pubblico, difendiamo insieme la serie A“), arriva la lettera aperta scritta dal capitano Mariano Izco, che di seguito riportiamo:
In qualità di Capitano del Catania, in questo momento difficile, esprimo a nome mio e dei miei compagni di squadra il pensiero e le sensazioni del gruppo.
La situazione molto complicata, in classifica, non cancella la nostra speranza: siamo convinti di poter conquistare la salvezza.
Abbiamo sempre dato il massimo e siamo ancora vivi e sportivamente arrabbiati: in questa fase finale del campionato daremo ancora di più, per vincere ed avvicinarci all’obiettivo.
L’impegno sarà totale, la concentrazione costante, la carica agonistica straordinaria.
Per realizzare la grande impresa e restare in Serie A, abbiamo bisogno di Voi, del sostegno incessante del “Massimino”, del vostro calore e della vostra passione.
Noi ci crediamo, con voi al nostro fianco siamo molto più forti.
Insieme, siamo sempre un grande Catania.
Mariano Julio Izco
Queste invece le dichiarazioni del presidente Pulvirenti:
“Arrendersi ora sarebbe da pazzi, non sperare ancora […] Non sognare, non è di questo che parlo. Crederci, crederci anche se siamo nel momento più difficile della nostra storia in Serie A. Anzi, dico crederci proprio per questo, perché tutti insieme abbiamo costruito questo Catania che ci ha regalato anni di straordinarie soddisfazioni. E tutti insieme oggi dobbiamo difenderlo […] Oggi siamo qua, in Serie A. Possiamo restarci. E’ una visione azzardata? Non ci siamo mai tirati indietro, non possiamo farlo adesso. Anche perché abbiamo tanti problemi, ma ne hanno molti anche gli altri. E, forse, devono spaventarsi più le squadre che sarebbero già potute essere in zone tranquille. Noi non abbiamo nulla da perdere, solo da guadagnare, da riconquistare, da recuperare“