Criticata da molti, non accettata da troppi, condivisa da pochi: la manifestazione del gay pride fatica ancora a trovare la sua dimensione nel contesto odierno. Catania, che nonostante tutto risulta essere una delle cittร piรน open mind del Meridione, ha ospitato ieri per le sue strade lโormai consueta sfilata dellโorgoglio omosessuale, che questโanno ha avuto come tema la prevenzione dal virus dellโHIV.
Numerose le associazioni presenti tra cui Arcigay Catania e Lila, promotori e organizzatori dellโevento, Arcigay Siracusa, lโassociazione Famiglie Arcobaleno, Agedo e Queer as UNICT, gruppo di confronto e di crescita su temi LGBT di giovani studenti dellโUniversitร di Catania; Uniti nel nome di una sola richiesta: il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali, gli stessi diritti che nellโoltre oceanica America sono da poco stati approvati con lโabolizione del DOMA, il Defense of Marriage Act (una legge che permette ad uno stato membro degli USA di non riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto in un altro stato ndr).
La manifestazione, che ha preso il via da Piazza Borgo alle ore 18:00 di sabato 29 giugno, ha riempito la cittร con un esplosione di colori e musiche, che hanno coinvolto anche i passanti per strada, incuriositi dai numerosi cartelli e dai personaggi piรน eccentrici. Va ricordato, infatti, che il Pride non solo รจ una manifestazione che mantiene in vita la memoria degli scontri di Stonewall del 1969, ma รจ anche un momento di festa e di libertร , lโunico, forse, in una societร che ancora fatica ad accettare la diversitร del prossimo. Il corteo si รจ concluso in Piazza Teatro Massimo, con lโintervento del neo eletto sindaco Enzo Bianco e con lโaugurio che questa cittร possa continuare a crescere nel nome della tolleranza e della legalitร .