Roy Paci: Red Bull DOUBLE TROUBLE
โDue band, due terrazzeโฆ e una cittร che ballaโ Ma anche musica, cultura e confronto allโex Monastero dei Benedettini di Catania.
Ieri sera sera a Catania, in piazza Mazzini, รจ andata in scena la seconda edizione del Red Bull DOUBLE TROUBLE, la sfida musicale โda terrazzo a terrazzoโ che ha visto i MOTEL CONNECTION confrontarsi โa suon di noteโ con ROY PACI & ETNAGIGANTE ALL STARS. Ogni band inoltre ha ospitato uno special guest: il rapper Ensi con i Motel Connection e il Dj Tayone con Roy Paci & Etnagigante All Stars. Il RED BULL DOUBLE TROUBLE, sotto la direzione artistica di Stefano Pesca (ideatore delle suggestive Vertical stage sessions), รจ stato realizzato in collaborazione con il Comune di Catania, Assessorato alla Cultura e al Turismo. Concerto gratuito e aperto al pubblico รจ stato visibile in diretta streaming su www.redbull.it/doubletrouble e sarร trasmesso nei prossimi giorni per intero on demand. La cittร di Catania si รจ decorata di oltre 3000 palloncini e 4000 magneti a forma di chitarra, quella di Samuel (Motel Connection, Subsonica).Lโevento รจ stato preceduto, grazie a Soda Elettrica, e alla collaborazione di Officine Culturali e dell’Universitร di Catania, alle ore 12.30 al Monastero dei Benedettini (Aula A2 โStefania Noceโ , studentessa universitaria, ed ennesima vittima di “femminicidio”. ), da un incontro con gli studenti universitari e con i giornalisti, dove i Motel Connection e Roy Paci si sono raccontati sui temi: musica, cultura e confronto. Lunaspina e Cristina Chinaski li hanno intervistati.
Red Bull double trouble, uno contro l’altro. Voi Motel Connection come la state vivendo questa sfida?
Aggregazione, arricchimento o confronto? Innanzitutto noi la viviamo bene perchรฉ nella nostra storia, la connection, vi รจ proprio lโidea di confrontarci constantemente con il diverso, e quindi mettere insieme diversitร nella nostra idea che genera innovazione, genera possibilitร creative. Il fatto che Roy abbia un suono un poโ diverso dal nostro รจ sicuramente un esperimento che ci permette di trovare nuove idee, nuove forme di aggregazione Devo dire che ieri abbiamo provato tutto il giorno e che questa diversitร non si sente.
A tre anni da “H.E.R.O.I.N.” รจ arrivato โVivaceโ, tra lโaltro primo titolo italiano se si escludono le due colonne sonore dei film โSanta Maradonaโ e โA/R Andata + Ritornoโ ambe due del regista Marco Ponti. Come mai avete utilizzato la lingua italiana per dare il nome allโalbum? Un cambio di rotta dallโusuale inglese che avete sempre scelto per comporre i vostri brani?
Noi facciamo una musica dance, elettronica che ha proprio come caratteristica lโinglese, richiede lโinglese, i cantati in italiano non renderebbero, quindi vi รจ questa scelta stilistica e lโidea di avere un suono internazionale, esportabile, un linguaggio unico che permette di comunicare in tutto il mondo di portare questo suono italiano meticcio. La scelta di utilizzare “Vivace”, questa parola italiana eppure universale, rende proprio quest’idea, il desiderio di esportare un senso di italianitร che perรฒ abbia senso per tutti. Vivace, infatti, รจ un termine proveniente dalla musica classica, in riferimento ad un tempo preciso, un ritmo che ben si addice al nostro genere movimentato.
Tre anni di riflessione quindi, e non come si vociferava su twitter la fine del gruppo Motel Connection…
La situazione รจ anche comica se consideri che avevamo semplicemente scritto un post su twitter: << รจ la fine >>, inteso come fine di un ciclo, l’era di “H.E.R.O.I.N.”, mentre invece il pubblico l’ha interpretata come la fine dei Motel. Avevamo bisogno di un momento di pausa per dedicarci anche agli altri nostri progetti, ma per poi ripartire con ancora piรน carica di prima, tutto qui.
Come nascono le canzoni dei Motel Connection? Avete delle fonti di ispirazione?
Noi siamo un collettivo, รจ un lavoro che facciamo con lo scrittore Enrico Remmert, che lavora con noi da anni. Ha la capacitร di trasformare i nostri vocalizzi in testi, in storie. Prima nasce la musica, poi suonando cantiamo e viene fuori qualcosa in inglese maccheronico. Tutta la nostra musica riutilizza tutto ciรฒ che รจ stato prima, ad esempio nei nostri live facciamo cover dei New Order, gruppo inglese di riferimento di Manchester degli anni โ80, i Clash. Mi viene in mente il grande Moroder ad esempio.
Voi siete impegnati con lโambiente, quindi Muos o No Muos?
Noi semplicemente con il lavoro che stiamo facendo in questi anni vogliamo portare allโattenzione i problemi culturali ed ambientali che affliggono il Paese. Assolutamente No. Siamo assolutamente favorevoli a chi sta lottando per fermare il muos. Diventa un bel modo per la gente per appropriarsi e riappropriarsi del proprio territorio, per far valere il diritto del popolo rispetto al territorio.
Lโaula della conferenza รจ stata dedicata a Stefania Noce, studentessa uccisa dallโex fidanzato, vittima di quel fenomeno chiamato femminicidio. Cosa ne pensate?
Eโ un grande dispiacere vedere ed ascoltare situazioni di questo tipo. Il tema della paritร รจ ancora un problema, in Italia รจ arrivato tardissimo. Vi รจ un problema di evoluzione culturale, se pensiamo allโaborto negli anni โ70, alla legge sul divorzio cosรฌ tardiva. “Ricordando Santa Maradona, il film cult che vi ha visto esordire con la vostra partecipazione alla colonna sonora e le disavventure del protagonista, un giovane precario come tanti oggi, sul lavoro… a voi รจ mai capitato di sentirvi dire il proverbiale <<Le faremo sapere>>? Anche dei musicisti affermati, in questi tempi di crisi, possono ritrovarsi di fronte ad una porta in faccia?” Ci รจ capitato eccome, soprattutto all’estero, dov’รจ cosรฌ difficile farsi conoscere ed affermarsi! A volte sono porte aperte, altre no, spesso dipende dalla cattiva organizzazione e da tutto il giro e la gerarchia che gestisce le iniziative musicali e culturali in genere. Ma noi ci arrendiamo. Piegarsi, ma mai spezzarsi.