Se su wikipedia cercate “sogno americano”, troverete: “Per sogno americano (American Dream) ci si riferisce alla speranza, condivisa sia dagli estimatori degli Stati Uniti d’Americasia da parte degli abitanti, che attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita e la prosperità economica.”. I nostri nonni la chiamavano così quella voglia di rivalsa che è insita nell’animo umano e ancora oggi questo mito ci accompagna, ora che l’America non sembra più così lontana.
Il sogno americano è il cuore del progetto “ Silicon Valley Study Tour” nato dalla sinergia dall’associazione culturale “La storia nel futuro” e di “SVIEC-Silicon Valley Italian Executive Council”.
Il progetto coinvolge dal 2005 centinaia di studenti provenienti da diversi atenei italiani, tra i quali per il secondo anno è presente anche quello di Catania.
Una buona metafora per riassumere ciò che il SVST ha costruito in questi anni e continua a costruire tutt’oggi, usando le parole del fondatore Paolo Marenco, è quella di “aver costruito un ponte”.
Conferenze, forum di discussione in inglese, video conferenze, dibattiti e confronti tra studenti e imprese costituiscono le fondamenta di questo ponte, il quale al termine di ogni edizione arriva fino a San Francisco, alla Silicon Valley.
E’ questa la meta finale per gli studenti fortunati che durante la prima fase dimostrano di avere una marcia in più.
Paolo Marenco, ingegnere genovese, ha fatto diventare questo sogno realtà. L’obbiettivo del progetto non è quello di regalare “mera gita di piacere” agli studenti, ma si tratta di qualcosa di molto più complesso e importante. Un’esperienza del genere serve per avvicinare i gli studenti non solo al mondo del lavoro in Italia, ma alle imprese più innovative del mondo per fargli conoscere una mentalità del tutto diversa in cui fallire vuol dire averci provato, giovane vuol dire risorsa, lavorare vuol dire crescere.
Alla prima conferenza: Salvo D’Oro, Giovanni Puglisi e Graziella Roccuzzo, partecipanti della prima edizione del SVST a Catania, hanno presentato il progetto, e quale migliore modo di farlo se non raccontando la loro esperienza diretta? Salvo l’ha definita: “Un’ esperienza che ti travolge e ti sconvolge, occorrono diversi giorni per smaltire le dosi di imprenditoria e di idee che hai ricevuto. Un’esperienza che ti fa rivalutare il tuo futuro, le tue aspettative e le tue emozioni.”. I loro racconti sui big della Silicon Valley, Google, Cisco, Facebook, IBM, sulle nascenti start up come Gopago, Mashape, Dropbox, sui centri di ricerca, LBL, SLAC e sulle università presigiose come Stanford e Berkeley, hanno affascinato tutti i presenti.
SVST è un arricchimento culturale che inizia dalle aule della nostra università in cui si tengono le conferenze e arriva al tour vero e proprio in California.
Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi di chi tra i partecipanti alla fase preliminare, avrà la possibilità di volare negli USA.
Nelle altre due conferenze sono scese in campo due start up siciliane: “Flazio” e “FaceToCity”. Entrambe nate dall’iniziativa di ragazzi giovanissimi che dimostrano come, anche qui, anche se non siamo in America, un’idea che funziona, può darti un futuro.
Il SVST, come ha ripetuto spesso durante la prima conferenza Paolo Marenco, non è un invito a scappare dall’Italia per rifugiarsi negli USA, ma è un’occasione per apprendere dalle aziende d’oltre oceano come portare avanti un’idea vincente, ovunque ci si trovi, perchè questa è l’era di internet in cui conta davvero poco dove sei, ma conta cosa fai.
Alla prima conferenza Flavio Fazio (23 anni) e Elisa Fazio (30 anni), fratello e sorella, hanno presentato la loro start up. Elisa, 30 anni, ex ingegnere edile, si occupa della parte commerciale e Flavio, 23 anni, studente di ingegneria informatica si occupa della parte tecnica. Sul loro sito un utente può costruire il proprio sito internet gratis e renderlo immediatamente disponibile online sulla piattaforma Flazio. La creazione e la gestione utilizzano semplici strumenti grafici che permettono all’utente di inserire ciò che desidera, ad esempio testo, immagini, video, mappe, con estrema facilità.
La loro idea vincente, nasce nel 2008, ma dallo scorso anno è diventata realtà. La “Flazio” nell’ultimo anno si è imposta nel campo delle start up non solo a livello italiano, approdando fino in California dopo aver vinto il primo premio al contest “Vinci l’estate in Silicon Valley” organizzato dall’acceleratore di start up “Mind The Bridge” di San Francisco, fondato dall’italiano Marco Marinucci . Flavio ed Elisa hanno potuto frequentare laMindTheBridge Start up School in California. Elisa e Flavio hanno fatto molta strada dall’inizio a oggi e dopo aver bussato a molte porte, cercando degli investitori nelle maggiori città d’Italia, hanno ottenuto un finanziamento di 400.000 euro. La loro scelta finale è ricaduta su degli investitori catanesi, il che gli fa onore, perchè nonostante le difficoltà che noi tutti ben conosciamo, hanno avuto il coraggio di far nascere e crescere qui la loro azienda.
Flavio ha espresso un giudizio molto positivo sul SVST: “Silicon Valley Study Tour è un progetto da supportare che sicuramente fa incontrare i giovani talenti con l’innovativa cultura californiana. Anche per noi di flazio.com , la permanenza in Silicon Valley è stata un momento di crescita fondamentale e dunque auguro a tutti i ragazzi di avere questa possibilità. Durante la conferenza i ragazzi erano interessatissimi e curiosi nei confronti del progetto e questo è stato davvero bello per noi. Inoltre gli studenti di informatica sono un pubblico competente, ed è stato bello poter scendere un po’ più a fondo sull’aspetto tecnico del nostro progetto, il che non capita spesso.”
Alla seconda e ultima conferenza un’altra start up catanese, ha dimostrato quanto il nostro territorio sia una terra ricca di giovani brillanti.
FacetoCity, è nata dalla collaborazione di due amici, Giulio Gagliano e Dario Poeta, entrambi laureati in economia, cui poi si sono aggiunti altri tre ragazzi: Luca Izzo, Andrea Giuffrida e Dario Vinciguerra. Età media 25 anni. Il loro sito permette di acquistare delle offerte su beni e servizi a prezzi vantaggiosi, direttamente dai rivenditori associati: ristoranti, negozi, palestre, hotel. Il contatto con gli esercenti è diretto, al contrario di ciò che avviene con il noto sito di offerte “Groupon”, presso il quale Giulio e Dario hanno lavorato prima di iniziare questa loro avventura personale.
I ragazzi di FaceToCity hanno deciso di fare nascere qui la loro start up nonostante le difficoltà di una terra poco propensa all’innovazione tecnologica. Finora hanno fatto affidamento non solo sul loro know how del business del nostro territorio, ma soprattutto su una volontà forte di mostrare il loro valore. Il messaggio di Giulio per chi stesse pensando di creare una start up, è quello di fare questo passo mentre si è giovani, perché i rischi sono davvero tanti e bisogna rischiare in un futuro migliore quando si ha l’età giusta per farlo. Alla conferenza ha invitato i ragazzi a condividere le loro idee, fare networking, perchè è l’ unico modo per veder nascere qualcosa e cercare successivamente investors in tutto il mondo. FaceToCity infatti guarda lontano, c’è la voglia di espandersi a livello mondiale. Giulio, parlando della sua conferenza tenuta per il SVST, dice: “E’ stato innanzitutto un onore perché mi sento un pari di tutti gli studenti presenti, mi auguro vivamente che i ragazzi presenti possano davvero confrontarsi con me e il mio team perché non ci vogliamo definire azienda, ma semplicemente dei ragazzi che stanno provando a far qualcosa di concreto”.Molti ragazzi dopo aver partecipato a un SVST, tornati in Italia, hanno avuto uno stimolo forte e concreto per iniziare un progetto qui. SVST è una scoperta di un modo di lavorare, essere e vivere che noi italiani, e in particolare noi siciliani, abbiamo le possibilità concrete di realizzare.
Solitamente il progetto è sostenuto da sponsor privati, ma quest’anno è stata introdotta la novità del crowdfunding con una storia tutta dedicata a SVST suhinynote.com.
Spesso gli studenti del nostro ateneo si lamentano della mancanza di iniziative che aprono la mente, ma grazie al contributo dell’ing. Marenco, del docente di Ingegneria ing. Alfio Lombardo, dell’ing. Rocco Miccichè è stato possibile anche per quest’anno aprire una finestra sulla Silicon Valley direttamente da Catania.