L’attesa è quasi ridotta all’osso, in concreto tra meno di quindici giorni la Regione Sicilia avrà una nuova presidenza e la storia Siciliana può riprendere il suo corso, dopo quel 31 luglio 2012….
Proprio al 31 luglio 2012 è risalente l’ultimo avvenimento decisivo in capo alla Regione Sicilia, giorno in cui Raffaele Lombardo, si dimette da presidente della Regione scaraventando la patata bollente all’elettorato siciliano. Dal 31 luglio al 28 ottobre 2012, l’elettorato è stato chiamato a sviscerare la lunga lista di candidati alla presidenza della Regione. Compito non trascurabile quello della scelta giacché è strettamente connesso all’amministrazione dell’erario regionale, non sono poi lontani ricordi gli “sbandierati sprechi” della Regione Sicilia e gli stipendi “stellari” dei parlamentari che si possono tastare ancora persino con mano. Quello che il popolo siciliano cerca non è qualcosa di preconfezionato o ingegnoso, vuole solo stabilità magari facendo, stavolta, attenzione al debito pubblico che ha vacillato fin troppe volte in questo 2012,senza contare i già accennati stipendi esosi della classe dirigente che fanno tuttora gola niente poco di meno a François Holland, presidente francese e che la loro fama si è spinta fin oltre l’Oltralpe raggiungendo il continente americano!
E’ giusto passare in rassegna i candidati alla presidenza, tutti proclamatasi pronti e vigili all’inizio di una nuova era per la Regione Sicilia, dato il compito delicato dell’elettorato, esaminiamoli uno per uno:
Giancarlo Cancelleri, Movimento 5 stelle, listino regionale: Angela Foti, Giuseppe Zagarrio, Valentina Zafarana, Sergio Troisi, Claudia La Rocca, Antonio Venturino, Maria Marzana, Filippo D’amico. Cancelleri nato a Caltanissetta, classe 1975 si è avvicinato alla politica con la protesta contro il caro bollette inviate dall’ATO CL1 di Caltanissetta, poi ha partecipato attivamente alle Regionali del 2008 in Sicilia con la lista certificata “Amici di Beppe Grillo“ ma non da candidato, ed infine ha preso parte con il MoVimento 5 Stelle regionale alla raccolta firme del 2011 per chiedere la decurtazione delle indennità dei parlamentari siciliani (10.000 firme raccolte in tutta la Sicilia);
Rosario Crocetta, Partito democratico ed Unione di Centro (Pd ed Udc), listino regionale: Mariella Maggio, Lillo Firetto, Marika Di Marco, Lino Leanza, Antonella Milazzo, Antonio Malafarina, Alice Anselmo, Nino Oddo. Crocetta nato a Gela, classe 1951, ex sindaco di Gela prima aveva aderito al Partito Comunista e si era impegnato nella risorsa dei ben culturali nonché dell’istruzione ma la sua vera svolta è avvenuta quando si è proclamato “sindaco antimafia”, nel 2008 aderisce al Pd e alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare nella lista del Partito Democratico e con 150.091 preferenze risulta eletto al Parlamento Europeo assieme ad un altro simbolo dell’antimafia come Rita Borsellino e si dimette da sindaco di Gela dopo due anni dalla riconferma. Il 18 aprile 2012 diviene vicepresidente della Commissione speciale antimafia (Crim) dell’Unione europea.
Giacomo di Leo, Partito comunista dei lavoratori (Pcl), listino regionale: Clelia Di Salvo, Sergio Castiglione, Rosa Leggio, Salvatore D’Arrigo, Giorgia Poidomani, Michele Monastero, Anna Latino, Jean Persico. Di Leo, nato a Motta San Giovanni, classe 1960. Si fa antesignano del fatto che la crisi sociale della Sicilia precipita, sotto il peso della crisi capitalistica, delle politiche dei governi nazionali e locali, dell’offensiva di Confindustria e banche. Solo una rottura anticapitalistica può dare soluzione alla crisi sociale delle masse popolari dell’isola. Non si tratta di ignorare le rivendicazioni immediate dei lavoratori e della popolazione povera: lavoro, servizi sociali, riduzione del prezzo della benzina, controllo sui prezzi alimentari, accesso al credito, abbattimento dei mutui. Sono tutte istanze centrali e prioritarie. Ma tutte queste istanze, perseguite con coerenza- conducono, di fatto, alla messa in discussione del sistema capitalista;
Mariano Ferro, Il popolo dei Forconi (FNS), lista regionale: Giuseppe Scarlata, Marina Pagano, Francesco Crupi, Domenica Savoca, Giuseppe Scianò, Donatella Rinaldo, Gerlando Bertolone, Lucia Rapisarda. Ferro, nato ad Avola, classe 1958. I Forconi vogliono portare la rivoluzione dentro il “Palazzo”. Due sono i punti cardine del programma di Mariano Ferro, la revisione del bilancio della Regione e l’utilizzo delle energie rinnovabili: “La difesa dei prodotti agricoli è anche prioritaria per il movimento dei forconi perchè da li, dicono- parte lo sviluppo della nostra Isola, dal commercio all’edilizia. L’agricoltura, piaccia o non piaccia, è il settore portante dell’economia siciliana”.
Cateno De Luca, Rivoluzione Siciliana, lista regionale: Martino Morsello, Sara Nicotra, Domenico Corrao, Ersilia Salerno, Giuseppe Provenzale, Ilenia Pollina, Enzo Salamone, Giovanna Maria Sisino. De Luca nato a Fiumedinisi, classe 1972. De Luca esordì così “Noi di Rivoluzione Siciliana vogliamo abbattere i costi della politica e della burocrazia regionale: vanno ridotti del 50% gli stipendi dei deputati siciliani, degli amministratori delle società ed enti regionali e dei burocrati regionali; non bisogna più dare soldi ai partiti politici mediante i gruppi parlamentari. E’ indispensabile smantellare il centralismo della Regione per rendere protagonista il nostro territorio: basta con le lobby mafiose, politiche, burocratiche ed economiche che hanno causato il dissesto economico –finanziario – imprenditoriale e sociale della nostra terra”;
Nello Musumeci, Il Popolo della Libertà e Cantiere Popolare e Alleanza di Centro (Pdl e Pid), lista regionale: Francesco Scoma, Marianna Caronia, Salvo Pogliese, Tiziana D’Anna, Innocenzo Leontini, Cettina Spataro, Nino Bosco, Maria Pia Castiglione. Il suo programma tratta un po’ di tutto, tra giovani, risanamento pubblico, pubbliche amministrazioni, tasse ed aiuti europee, 20 obiettivi in 20 mesi per la Sicilia;
Gaspare Sturzo, Italiani liberi e forti, listino regionale: D’Angelo Renata, Di Prima Mario, Giuffrida Rosalba, Maniscalco Massimo, Leone Maria Grazia, Pintus Renzo, Territo Giuseppina, Russello Domenico. Sturzo, nato a Palermo, classe 1962. E’ un magistrato, detiene la cattedra a Roma di Diritto Penale del Lavoro, il suo impegno sia da giurista che da presidente sarà “rendere pulito il territorio siciliano”;
Gianfranco Miccichè, Partito dei Siciliani, Grande Sud, FLI – Nuovo Polo per la Sicilia e Partito Pensiero Azione (MPA), listino regionale: Riccardo Savona, Rossana Interlandi, Sandro Oliveri, Margherita Ferro, Giuseppe Arcidiacono, Stefania Munafò, Epifania La Rosa, Maria Rita Picone. Miccichè nato a Palermo, classe 1954. Il suo programma è quello di annientare le sacche di potere, fonte di corruzione, che si annidano nell’amministrazione regionale, sia il più fastidioso per chi della stessa burocrazia ne ha fatto strumento di ricatto verso i cittadini;
Giovanna Marano, FdS, SEL, Verdi e Italia dei Valori, listino regionale: Claudio Fava, Maximo Ismael Ghioldi, Angela Maria Amico, Maurizio Grosso, Marianna Di Martino, Antonio Marotta, Caterina Messina, Orazio Antonio Maurizio Rinciani, Ornella Speciale. La Marano nata ad Acireale, classe 1959. Si prefigge come mentore l’innovazione, lo sviluppo e i giovani tenendo conto degli sprechi.
Lucia Pinsone, Volontari per l’Italia, listino regionale: Vittorio Giordano, Maria Chiara Corrias, Francesco Guadalupi, Roberta Galofaro, Antonio Cardaci, Maria Concetta Cardella, Salvatore Toscano, Francesca Micaconti. La Pisone, nata a Capo d’Orlando, classe 1960. Tra i punti programmatici la difesa, l’applicazione ed il potenziamento dello Statuto speciale, la riforma agraria e la defiscalizzazione del comparto agroalimentare, il piano di sviluppo turistico che parte dal patrimonio artistico e naturale e passa per le necessarie infrastrutture, come gli aeroporti, la riorganizzazione del sistema tributario regionale e degli istituti di credito. Tra i temi trattati anche sanità, energia e rilancio delle Università siciliane.
Adesso a noi tutti l’ardua sentenza!