Categorie: Attualità

Proclamato lo sciopero degli specializzandi per il il 16 e il 17 aprile

Probabilmente, la condizione apparentemente privilegiata dello studente di medicina renderà difficile comprendere le ragioni effettive che stanno alla base di questo sciopero. È vero anche che risulta doveroso da parte nostra approfondire al meglio i vari aspetti del problema per fornire a voi lettori una visione di insieme NITIDA.

Uno degli ultimi emendamenti approvati dal Senato ed ora passato alla Camera per l’approvazione definitiva dispone che d’ora in poi vengano tassate tutte le somme corrisposte a titolo di borsa di

studio per fini di studio o di addestramento professionale che concorrono a formare redditi superiori a 11.500 euro. Questa disposizione ridurrebbe le borse di studio dei medici specializzandi, già tra le più basse d’Europa, di ulteriori 300 euro al mese, dopo il taglio già effettuato due mesi fa.”

Lo specializzando, è una condizione sociale ibrida per cui non si è effettivamente lavoratore ma non ci si può considerare solo studente. Nello specifico lo studente specializzando non è dipendente del sistema sanitario nazionale, ragion per cui non riceve né stipendio né gli vengono versati interamente i contributi previdenziali. Percepisce un assegno di borsa di studio a scadenza di 12 mesi, rinnovabile di anno in anno fino al conseguimento del titolo. Tale trattamento viene corrisposto dall’Università in 12 ratei mensili posticipate. Secondo quanto dice il contratto tipo: “Il medico in formazione specialistica si impegna a non svolgere alcuna attività libero professionale all’esterno delle strutture assistenziali in cui effettua la formazione, né ad accedere a rapporti convenzionali o precari con il Servizio sanitario nazionale o con enti e istituzioni pubbliche e private. (art.5 comma 1)”. Lo specializzando di fatto, oltre ad essere notariamente sfruttato e privato di qualsiasi tutela lavorativa (orari di lavoro che superano le 12 ore giornaliere, per esempio)è parte integrante del sistema sanitario nazionale che probabilmente subirà forti disagi nelle giornate in cui è previsto lo sciopero.

Non è solo una questione veniale quella degli specializzandi, ma una vera e propria esigenza: partendo dal versamento delle tasse universitarie (perchè come già detto, lo specializzando è a tutti gli effetti ancora studente), si passa al pagamento dell’Enpam (l’ente di previdenza), all’assicurazione professionale, ed in fine bisogna aggiungere la spesa prevista per libri di testo ( cifre a dir poco proibitive), gli aggiornamenti professionali, i congressi medici, l’iscrizione all’Ordine dei Medici (senza cui non si può esercitare la professione) e chi più ne ha più ne metta.

A fronte di uno studio di 12 anni, considerate le responsabilità penali e l’ingresso effettivo nel mondo del lavoro intorno ai 30 anni (in media) il governo tecnico di Mario Monti, che ha sempre millantato di essere dalla parte dei giovani, ha pensato bene di tassare le borse di studio e gli assegni di formazione che cercano di garantire un sostentamento minimo per migliaia di giovani che sempre più spesso scelgono, a ragion veduta, di andare all’estero affinché venga riconosciuta loro dignità umana e lavorativa.

Per questi motivi, il 16 e il 17 aprile gli specializzandi scenderanno in piazza per combattere l’ennesima angheria ingiustificata e ingiustificabile.

Manuela Leonardi

Nata nel 1986 a Catania e vive oggi nella ridente cittadina di Belpasso. Ha iniziato il suo percorso di studi presso la città di Catania frequentando il liceo Scientifico presso l'istituto Leonardo da Vinci. Consegue la certificazione PET nel 2005 con merito. Dopo la maturità, vinto il concorso, si iscrive alla facoltà di Chimica e Tecnologia Farmaceutica. Nel 2011 corona il sogno di iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania, sospendendo la precedente carriera universitaria. Affascinata da diversi ambiti di cultura che vanno dalla danza classica allo studio del pianoforte, dalla moda al giornalismo,ma le sue più grandi passioni sono sempre state medicina,lettura, musica, politica e scrittura. Collabora, in qualità di redattore, col giornale universitario Liveunict.com. Nello stesso contesto diventa amministratrice dello sportello telematico “Numero chiuso e test d'ammissione” per aiutare le giovani e inesperte matricole a districarsi nel dedalo della burocrazia universitaria. Nel 2012 frequenta, presso la croce rossa italiana,il corso di primo soccorso BLS.

Pubblicato da
Manuela Leonardi

Articoli recenti

Catania, progetto Ri-Giochi@mo: donati giocattoli ai bambini meno fortunati

Catania, progetto Ri-Giochi@mo: donati giocattoli ai bambini meno fortunati

Quest’anno, oltre 150 studenti delle scuole catanesi hanno partecipato con grande entusiasmo al progetto Ri-Giochi@mo,…

17 Dicembre 2024

Catania, inaugurato un nuovo museo a cielo aperto

Il 14 dicembre 2024, è stato inaugurato il sistema di illuminazione con tecnologia LED lungo…

17 Dicembre 2024

In arrivo a Catania “Musica e Monumento”: concerti gratuiti

Dal 27 al 29 dicembre 2024, il Palazzo della Cultura di Catania ospiterà una serie…

17 Dicembre 2024

Catania, concerto di Natale in Piazza Università

Lunedì 23 dicembre 2024, Piazza Università a Catania si trasformerà in un palcoscenico incantato per…

17 Dicembre 2024

Catania, ritorna il Vintage Market: dove e quando

Il 22 e 23 dicembre, Piazza Scammacca di Catania ospiterà un evento tanto atteso da…

17 Dicembre 2024

Violenza di gruppo alla Villa Bellini: condannato uno dei minorenni

ll Tribunale per i minorenni di Catania ha condannato a quattro anni e otto mesi…

17 Dicembre 2024