Se ne era parlato già nei primi mesi dell’anno come certezza; poi, un’idea improvvisamente congelata, fino al mese scorso. Il decreto pubblicato recentemente sulla Gazzetta Ufficiale, però, scioglie ogni dubbio: anche i neo-diciottenni, nati nel 1999, potranno usufruire del tanto osannato “18app”, il bonus cultura da 500 euro che il governo Renzi aveva pensato per chi avesse compiuto 18 anni nel 2016 e che adesso il governo Gentiloni rinnova all’interno della “Legge di Bilancio” 2017.
La notizia ha subito destato scalpore, accolta anche con ironico senso di rivalsa contro i nati del ’98 che fino ad ora si erano sentiti privilegiati. Le modalità di fruizione del bonus 18app rimangono invariate: per ottenerlo, il requisito fondamentale rimane la SPID, l’identità digitale che ormai dilaga come principale identificazione di soggetti per attività di pubblica amministrazione. L’identità SPID, anche quest’anno, potrà essere attivata attraverso vari provider, tra cui spicca “Poste Italiane” (il solo, al momento, a garantire la richiesta gratuita sia online che di persona). Una volta rilasciata l’identità digitale, gli interessati potranno registrarsi, con proprie credenziali, al portale “18app”, gestito dal Ministero degli Interni.
È già possibile per tutti i ’99 attivare l’identità SPID e ci sarà tempo fino al 31 giugno 2018 per richiedere il bonus. Terminate le procedure di registrazione, si entrerà in possesso dei 500 euro, gestibili attraverso un portafoglio virtuale, accessibile esclusivamente sulla piattaforma online “18app”. Le modalità rimangono invariate: si possono generare di volta in volta dei “buoni” dall’importo desiderato, spendibili in libri, concerti e spettacoli teatrali, visite presso musei, monumenti e parchi convenzionati, eventi culturali in genere. Ovviamente, bisognerà prima verificare che l’esercente – sia online che fisico – sia in grado di riconoscere il buono come forma di pagamento – possibilità ormai pressoché diffusa dato il grande successo del bonus per i ’98.
I diciottenni classe 99, per il loro shopping culturale, avranno tempo fino al 31 dicembre del 2018. È vero, l’attesa è stata lunga e molti consideravano ormai il bonus cultura come un’esclusiva irripetibile dei nati 1998 ma il rinnovamento dell’iniziativa porta con sé importanti novità: i richiedenti, infatti, potranno spenderlo anche per investire in corsi di teatro, musica, e lingua straniera. La novità principale riguarda sopratutto la musica: a differenza dell’anno precedente, sarà possibile spendere i buoni 18app anche per l’acquisto di titoli musicali (singoli, album, raccolte) sia in formato digitale che fisico (cd, vinili e altro), che si affianca all’acquisto – già presente – di biglietti per concerti. Senza dimenticare che il bonus è un’importante risorsa spendibile, negli esercenti convenzionati, per l’acquisto dei libri universitari.
Sui social sono già iniziati, con grande entusiasmo, i progetti di chi già immagina di poter comprare una nuova libreria o di chi è pronto a girare stadi e palazzetti per seguire dal vivo i propri idoli musicali nella prossima stagione. Mentre la generazione 2000 sta alla porta, magari incrociando le dita per il prossimo anno, i nati nel 1998 potranno continuare a svuotare il loro portafoglio virtuale fino a fine anno, ammesso che vi sia rimasto qualcosa (oltre le ragnatele).