Dopo le diverse polemiche, accentuante dalla norma “Anti-FlixBus” contenuta nel Milleproroghe di febbraio, il governo fa un passo indietro sulla decisione di bloccare la startup tedesca.
Infatti, è stato approvato in Consiglio dei Ministri in data 11 aprile il decreto che va ad annullare la norma “Anti-FlixBus”. Stando a quanto contenuto nella norma in questione, solo gli operatori di trasporto, o i raggruppamenti guidati da un’impresa che opera nel settore trasporti, avrebbero potuto trasportare i passeggeri su tratte interregionali. La stratup tedesca, in quanto piattaforma che coordina l’attività dei pullman e che gestisce la prenotazione dei biglietti, ma che non possiede alcun bus, sarebbe così stata tagliata fuori dal mercato italiano.
Le proteste, arrivate non solo da parte dei cittadini italiani, che hanno anche aperto una petizione su change.org, ma anche da parte di alcuni membri del Parlamento stesso. Il decreto, ribattezzato “Salva-Flixbus”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Da questo momento, quindi, FlixBus è salvo e potrà continuare ad esercitare nel nostro territorio, permettendo agli studenti italiani e non solo, la scelta di usufruire o meno del servizio low cost.