Categorie: Utility e Società

BREXIT – Come influirà sugli italiani in Inghilterra per Erasmus, studio e lavoro?

Gran Bretagna, meta più ambita dai ragazzi italiani ed europei che desiderano studiare o cercare lavoro all’estero, adesso fuori dall’Unione Europea. Ma, dopo la Brexit, cosa succederà?

Non si possono dare risposte certe a questo interrogativo che si staranno ponendo in moltissimi, ma solo fare alcune supposizioni, come dichiarato da Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea: “Tutto ciò che possiamo prevedere è solo una supposizione. Entriamo in acque inesplorate, e già questa incertezza, da sola, farà del male a tutti.”

Innanzitutto per gli italiani ed europei che già risiedono in terra britannica, se lavorano e pagano le tasse da più di 5 anni potranno chiedere la cittadinanza e un permesso di residenza. Per coloro che non raggiungono questi cinque anni, sarà necessario ottenere un visto di lavoro o un visto di studio che andrà rinnovato periodicamente. Tuttavia potrebbe esserci il rischio che ottenere il visto sia più facile per chi ha un lavoro sicuro, mentre i precari potrebbero vedere la probabilità di essere rimpatriati.

Coloro che non risiedono ancora in Gran Bretagna, ma che ambiscono a trasferirsi lì, dovranno trovare lavoro già prima di partire e non viceversa e poi ottenere il visto di lavoro. Inoltre, nella stessa Londra, centro importante del mondo affaristico, potrebbe diventare molto complesso trasferirvi per lavorare nella finanza, con il rischio che molti neo-laureati nel settore economico dovranno preferire altre mete cardine degli affari, come New York o Pechino. Questo ovviamente con tutte le incertezze e difficoltà che comporterebbe, a causa di un mercato fortemente protezionistico che tende a preferire la domanda interna di lavoratori.

Per chi desidera recarsi in Gran Bretagna per motivi di studio, oltre a dover ottenere un visto di studio, dovrà vedersela anche con i prezzi delle università che tenderanno a rialzarsi. Infatti non saranno più disponibili i prestiti europei utili agli studenti fino alle 9 mila sterline annue.

E per quanto riguarda il progetto Erasmus? Ovviamente cambieranno molte cose, trattandosi di un progetto interno ai Paesi dell’Unione Europea. La Gran Bretagna sarà trattata come “ospite” e non più come Paese membro. La conseguenza riguarderebbe prezzi molto più alti per chi dovesse sceglierla come meta Erasmus. Gli studenti che invece hanno già iniziato il progetto in Gran Bretagna non vedranno alcuna modifica e potranno concludere il loro percorso.

Tuttavia, gli stessi studenti inglesi avranno complicazioni: i Fondi europei destinati alle grandi università inglesi infatti verranno a mancare, creando un grave danno alle loro prestigiose facoltà.

Roberta Costanzo

Pubblicato da
Roberta Costanzo

Articoli recenti

UNICT – “Se domani tocca a me”: al Disum conferenza sulla violenza di genere

Martedì 19 novembre alle 18, nell'aula 75 del Monastero dei Benedettini, si terrà una conferenza…

15 Novembre 2024

Catania, disposta nuova area pedonale tra p.zza Sciuti e via Corridoni

È entrata in vigore l’area pedonale “Sciuti”, (via Pacini, via Filippo Corridoni, piazza Giuseppe Sciuti, via…

15 Novembre 2024

Forza Italia modifica fondo garanzia prima casa: solo per coppie con un progetto matrimoniale

L’emendamento proposto da Forza Italia alla Legge di Bilancio 2024 ha suscitato polemiche e discussioni…

15 Novembre 2024

Sicilia, aumentano significativamente gli incidenti stradali: i dati del 2023

Nel 2023, la Sicilia ha registrato un significativo aumento degli incidenti stradali, con 10.830 sinistri…

15 Novembre 2024

Nuove cure gratuite dal 30 dicembre: tutti i cambiamenti nei livelli essenziali di assistenza

Nuove cure gratuite: dal 30 dicembre 2024, il Sistema Sanitario Nazionale introdurrà nuove cure gratuite…

15 Novembre 2024

Eventi Catania, cosa fare nel weekend: tra festival cinematografici e birre artigianali

Eventi Catania: Catania si prepara a un weekend ricco di eventi imperdibili, che spaziano dalla…

15 Novembre 2024