Avevamo già parlato dell’apertura della prossima mostra a Catania con protagonista il pittore italiano Antonio Ligabue. Una mostra che si intitola “Museo della follia” e che inizierà il 21 aprile al Castello Ursino.
Ai nostri microfoni, l’assessore alla cultura e al turismo di Catania Orazio Licandro che ha sottolineato l’importanza di questo evento: “Una mostra che permette a tutti di avvicinarsi con l’arte al sociale. La scelta del tema è molto importante. La mostra è incentrata sulla funzione di un’arte che diventa denuncia e sa narrare aspetti dolorosissimi dell’esistenza, vicende di un’umanità dolente celata al mondo per non turbare un certo modello di società. Si vogliono portare alla conoscenza dei giovani la storia della legge 180, le verità dietro i ritratti di pazienti psichiatrici e tanto altro. Oltre alle grandi opere di Ligabue e al materiale sulla pazzia, saranno presenti dipinti di Ghisardi e opere scultoree di Inzerillo. Un appuntamento da non perdere. Ancora una volta l’opportunità di ammirare l’arte in tutte le sue forme in una location spettacolare come quella del Castello Ursino, finalmente utilizzabile per questi grandi eventi”.
La mostra sarà curata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e sarà aperta per tutta l’estate fino al 20 ottobre. Anche questa volta, ha assicurato l’assessore Licandro ai lettori di LiveUniCT, ci sarà un occhio di riguardo per i giovani e gli studenti, che avranno la possibilità di acquistare il biglietto ridotto al prezzo di 6 euro invece che di 10 euro.
L’evento, organizzato dal Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma, mette insieme 68 oli, 12 sculture e quattro disegni dello straordinario artista Antonio Ligabue, 26 tra dipinti e collage del pittore contadino Pietro Ghizzardi, le sconvolgenti sculture di Cesare Inzerillo e centinaia di opere sulla pazzia create dal 1600 a oggi. Un’esposizione di camicie di forza, apparecchi per l’elettroshock, apribocca, medicine, novanta ritratti di pazienti psichiatrici, l’Inchiesta del Senato sugli ospedali psichiatrici giudiziari e due documentari Rai sulla 180 e su Basaglia.
“L’obiettivo principale – continua l’assessore Licandro – è quello di avvicinare i giovani all’arte, istruendoli sugli eventi di un passato che non deve ripetersi più, nonostante il nostro sia ancora un paese chiuso”.
Un anno di grandi successi che hanno dimostrato quanto Catania e i cittadini abbiano sete di cultura, di sapere, di crescita. L’assessore conclude affermando di lavorare già al prossimo calendario eventi della stagione estiva e di avere grandi progetti per la continuazione delle mostre al Castello Ursino.
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