Categorie: Attualità

I soldi sequestrati ai parcheggiatori abusivi diventano risorsa. E a Catania?

Tutti siamo incappati almeno una volta (ma direi anche più e più e più volte) in queste figure, tanto odiate quanto tacitamente accettate, che spuntano non appena si trova l’agognato parcheggio. Catania non è l’unica città a soffrire il problema e, anzi, ci sono città ben più vessate da questo punto di vista. Siamo proprio sicuri, però, che non ci sia soluzione?

Di fronte a quella che è un’estorsione, a tutti gli effetti e sotto tutti gli aspetti legali, spesso si fa fatica a dir di no, vista l’assuefazione e i pochi spiccioli che chiedono. Qualcuno tenta anche di giustificarli (e forse di mettersi pure la coscienza a posto) portando avanti la tesi che in effetti offrono un servizio e questo va pagato. Che sono comodi.
No. Sono menzogne e non dobbiamo cadere nella trappola del diventare, anche solo tacitamente, complici.

Napoli, un’altra delle città che più soffre di questo problema, ha da poco iniziato una campagna contro i parcheggiatori abusivi, sequestrando ingenti quantità di denaro estorto e dando il via a più procedimenti giudiziari verso i fermati.
Il Comune di Napoli ha versato al Ministero degli Interni i soldi sequestrati ma il sindaco De Magistris ha deciso di dare un segnale concreto ai cittadini su quanto la lotta alle illegalità possa essere un modo per convivere tutti meglio, con maggior sicurezza e migliori servizi. Il sindaco ha destinato 50 mila euro delle casse comunali per alcune piccole migliorie degli arredi urbani, sopratutto nelle zone del rione Sanità e presso Piazza Nazionale, una zona che necessita di riqualificazione per poter tornare ad essere vivibile. E’ stato appoggiato il progetto dell’associazione “Adda Passà ‘a nuttata” che ha installato un piccolo parco giochi attrezzato per bambini disabili e non proprio al centro della piazza, oltre alla sistemazione delle luminarie non funzionanti.

Piccoli passi, piccoli cambiamenti possibili solo se tutti i cittadini onesti decidono di smettere di spalleggiare il muro del silenzio e della disonestà. Napoli può essere capofila di un’operazione che potrebbe e dovrebbe interessare tutte le città vessate da problematiche simili, Catania in primis.

Ci auguriamo che progetti simili vedano la luce pure nella nostra amata città. Il primo passo è denunciare, immediatamente, ogni tentata estorsione o aggressione. I rimedi ci sono e bisogna farli diventare la norma perché siano funzionanti.

Francesco Giuseppe Marino

Pubblicato da
Francesco Giuseppe Marino

Articoli recenti

SAEM 2024: al via a Misterbianco la fiera dell’edilizia più grande del Sud Italia

È in corso la 28esima edizione di SAEM, il salone dell'edilizia e dell'innovazione. Uno dei…

16 Novembre 2024

UNICT – “Se domani tocca a me”: al Disum conferenza sulla violenza di genere

Martedì 19 novembre alle 18, nell'aula 75 del Monastero dei Benedettini, si terrà una conferenza…

15 Novembre 2024

Catania, disposta nuova area pedonale tra p.zza Sciuti e via Corridoni

È entrata in vigore l’area pedonale “Sciuti”, (via Pacini, via Filippo Corridoni, piazza Giuseppe Sciuti, via…

15 Novembre 2024

Forza Italia modifica fondo garanzia prima casa: solo per coppie con un progetto matrimoniale

L’emendamento proposto da Forza Italia alla Legge di Bilancio 2024 ha suscitato polemiche e discussioni…

15 Novembre 2024

Sicilia, aumentano significativamente gli incidenti stradali: i dati del 2023

Nel 2023, la Sicilia ha registrato un significativo aumento degli incidenti stradali, con 10.830 sinistri…

15 Novembre 2024

Nuove cure gratuite dal 30 dicembre: tutti i cambiamenti nei livelli essenziali di assistenza

Nuove cure gratuite: dal 30 dicembre 2024, il Sistema Sanitario Nazionale introdurrà nuove cure gratuite…

15 Novembre 2024