Infiltrazioni di acqua, formicai nei bagni e topi nel cortile. Non stiamo parlando di un’abitazione abbandonata, ma di strutture frequentatissime ogni giorno da studenti che, stanchi della situazione, hanno deciso di denunciare.
La sede del corso di laurea in Architettura e la casa dello studente, a Siracusa, si trovano in uno stato di degrado. La segnalazione è arrivata da parte degli studenti, che sembrerebbero quasi esser stati dimenticati dalle istituzioni competenti.
Ogni giorno, si recano nella propria facoltà e, soprattutto, pagano le tasse universitarie per sedere su banchi e sedie rotte, giusto per stare più comodi. Le aule, in alcuni casi davvero troppo piccole per tutti gli iscritti, presentano notevoli infiltrazioni d’acqua.
Non è finita qui. Non è strano passare dai corridoi e vedere buchi sui muri, che sono evidentemente scrostati. E, per concludere il quadro idilliaco, non mancano topi nel cortile (proprio vicino al bar) e formicai nei bagni della facoltà.
I disservizi colpiscono anche le aule studio, di cui solo una piccola parte è dotata di riscaldamento funzionante. Mentre le aule plotter, molto spesso indispensabili, non sono sempre funzionanti e disponibili. I disagi continuano e coinvolgono anche la casa dello studente, che dovrebbe ospitare i vincitori delle borse per tutta la durata dell’anno accademico.
Invece, proprio pochi giorni fa, i ragazzi sono stati costretti ad abbandonare la residenza per le numerose infiltrazioni di acqua, che rendevano la struttura invivibile. Pare che temporaneamente sia mancata anche l’acqua calda, poi ripristinata dopo avere sollecitato l’Ersu di Catania.
La distanza sembrerebbe incidere parecchio sulla gestione delle strutture. Perfino il servizio mensa, fornito dall’unica ditta che ha presentato istanza per la convenzione, è stato temporaneamente sospeso e gli studenti, in quei giorni, sono stati costretti a pagare i pasti da soli.
Le segnalazioni sono più volte arrivate all’Ente catanese, che ha sostenuto la mancanza di responsabilità e ha fatto riferimento alle ditte competenti. Per ovviare il problema, gli studenti possono attualmente recarsi presso un ristorante/bar che è, però, un po’ fuorimano: si trova a circa 5 km dalla residenza.
Il 22 settembre è prevista un’ispezione nella residenza da parte dell’Ersu. Nel frattempo, i disagi stanno avendo delle ripercussioni sulla vita degli studenti, quindi ci chiediamo: è questa l’università che ci offrono ed è questo il diritto allo studio?
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