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POLITICA – Caos regionali: crisi dei partiti permanente?

Qualche tempo fa si parlava di una fantomatica “crisi dei partiti”. Sembrava qualcosa di importante, quasi una malattia gravissima destinata a mutare per sempre il nostro sistema partitico. In realtà è passato molto tempo da quel periodo, abbiamo un nuovo governo e nulla sembra essere cambiato. Questa riflessione nasce dai metodi quasi imbarazzanti con i quali i partiti politici nazionali stanno affrontando le prossime elezioni regionali. Confusione, incertezza e scontri regnano sovrani, sia a destra sia a sinistra.

In Liguria, ad esempio, nemmeno le abusatissime primarie del Partito Democratico di Renzi mettono d’accordo: vince Raffaella Paita, Sergio Cofferati non ci sta e lascia il partito. Ciliegina sulla torta: la Paita viene successivamente indagata dalla Procura di Genova.

Anche in Campania le cose non vanno meglio: Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno, vince le primarie ma è stato già condannato in primo grado per abuso d’ufficio. Secondo la Legge Severino chi è condannato in primo grado è obbligato a lasciare la carica pubblica che occupa. Dunque, in caso di vittoria, De Luca potrebbe essere dichiarato decaduto non appena eletto.

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Questione spinosa? Anche di più. Di certo, il caos regionali non interessa solo il partito del Presidente del Consiglio. Anche il sicurissimo Salvini ha dovuto fare i conti con lo strappo di Flavio Tosi, sindaco di Verona e aspirante candidato alla presidenza della Regione Veneto, che proprio non ha digerito l’imposizione di Luca Zaia come candidato della Lega Nord.

Anche Fratelli d’Italia-An è alle prese con numerosi problemi interni: in Puglia, Adriana Poli Bortone, ex senatrice del partito di Giorgia Meloni, non accetta la candidatura di Francesco Schittuli – voluta proprio dalla stessa Meloni – e decide di correre col sostegno di Forza Italia. Insomma, partiti spaccati sia a destra sia a sinistra. La crisi dei partiti è ormai permanente.

È forse arrivato il momento di cambiare strategia?

A proposito dell'autore

Giuseppe Palazzolo

Giuseppe Palazzolo è nato a Catania nel 1993. Nel Febbraio 2012, ottiene il primo premio, per la “miglior ricostruzione storica”, al III Concorso a tema indetto dalla sezione di Giarre (Ct) del Comitato “10 Febbraio”. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, dall’A.A. 2012/2013 è ammesso al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Catania. Appassionato di politica, lettura e scrittura, collabora con LiveUniCt.com.