Dopo i botta e risposta tra il Magnifico Rettore Giacomo Pignataro e l’ex Direttore Generale Lucio Maggio (ne avevamo parlato qui e qui), l’Università degli Studi di Catania probabilmente sarà nuovamente protagonista delle elezioni per il rinnovo di tutti gli organi statutari, eletti in base a uno statuto illegittimo.
Secondo quanto anticipato da Sudpress, è successo infatti che, decidendo “in via definitiva”, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia ha accolto il ricorso del Ministero dell’Università contro lo statuto adottato dall’Ateneo catanese nel 2011, quando Magnifico Rettore era Antonio Recca.
In primo grado, il TAR aveva rigettato il ricorso, mentre il CGA, ritiratosi in camera di consiglio il 15 gennaio 2014, ha finalmente emesso, dopo oltre un anno, la sentenza. E’ stata depositata venerdì 27 febbraio ed è clamorosa: lo Statuto dell’Università di Catania è illegittimo.
La dichiarazione di illegittimità dello Statuto trascina nello stesso vizio anche tutti quegli organi che proprio in base a quelle norme sono stati eletti: Rettore, Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico.
Adesso, se gli atti sinora compiuti dagli organi eletti su basi illegittime potranno comunque considerarsi validi ed efficaci in ossequio al principio di salvaguardia dell’attività amministrativa, dal momento della notifica di questa sentenza, la questione si complica. La soluzione non è semplice, considerato che di fatto non vi sarebbero in questo momento, proprio perché eletti in base a norme dichiarate illegittime, organi in grado di approvare un nuovo statuto.
Ambienti ministeriali pare stiano già valutando la nomina di un commissario che possa approvare uno statuto valido e indire, sulla base di uno strumento valido, le nuove elezioni.
Doccia fredda sull’attuale statuto. Adesso dobbiamo soltanto aspettare le decisioni e osservare le mosse dei vari organi.
Potete visionare la sentenza completa per dare spazio al vostro punto di vista.