Apprezzamenti e dichiarazioni d’amore da ammiratori segreti, lamentele pubbliche celate solo dall’anonimato e discussioni infinite nate da frasi no-sense. Il meglio del peggio di ciò che oggi leggiamo nelle pagine spotted di tutte le università del mondo potremmo presto ritrovarlo in un’unica app. Yik Yak, start up americana nata appena un anno fa e che conta già oltre 100.000 utenti, si propone