L’Università di Catania al centro di una importante ricerca che ha conquistato anche le pagine della prestigiosa rivista inglese “Nature”, circa il rapporto tra aumento di peso e smettere di fumare. In particolare, è stato comparato l’aumento di peso da parte di chi smette di fumare la sigaretta convenzionale e chi, invece, smette di utilizzare la sigaretta elettronica. I
sigarette elettroniche
Negli scorsi giorni vi abbiamo proposto l’articolo “Sigarette o e-cig, entrambe creano dipendenza. Gli effetti sono davvero gli stessi?“, in cui abbiamo riportato lo studio effettuato da un team di ricercatori italiani dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale (In-Cnr) sul danno che potrebbero creare le sigarette elettroniche. Dall’Università di Catania, però, arriva una
Fumare una e-cig o una sigaretta tradizionale comporta le stesse conseguenze? La risposta arriva da un team di ricercatori italiani dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale (In-Cnr) e con essa sembrerebbe arrivare anche l’ennesima prova del business che si è creato con il commercio delle sigarette elettroniche da parte delle compagnie di tabacco. I ricercatori dell’Università Statale
L’Università degli Studi di Catania, la seconda istituzione scientifica più produttiva al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche, ha inviato nei giorni scorsi un importante documento informativo a FDA – Food And Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. La missiva, firmata
L’Università di Catania la seconda istituzione più produttiva nella ricerca sulle e-cig. Il prof. Riccardo Polosa l’autore più autorevole nel panorama internazionale L’Università di Catania è tra le istituzione scientifiche più produttive al mondo nella ricerca applicata alle sigarette elettroniche, seconda solo alla blasonata “Food and Drug Administration” (Fda) statunitense. Il prof. Riccardo