2 giugno, che festa è e perché si festeggia: una celebrazione a livello nazionale che unisce tutto il popolo italiano in memoria della nascita della Repubblica.
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Si è spento stamani all’età di 95 anni, in una clinica romana, l’ex presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.
Economista, banchiere e politico italiano, fu il decimo presidente della Repubblica italiana dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006, primo presidente del Consiglio non parlamentare nella storia della Repubblica, dal 1993 al 1994.
Ci ha lasciati il celebre autore e professore Umberto Eco. La notizia della sua scomparsa è stata data dalla famiglia a Repubblica. Il noto filosofo, professore e semiologo italiano è deceduto alle ore 22.30 del 19 febbraio nella sua abitazione. Eco, tra i più importanti scrittori contemporanei, ci ha lasciati all’età di 84 anni. La sua carriera culturale non è stata segnata soltanto dal
Gasparri anima ancora una volta il mondo di twitter con una riflessione infelice sulle due ragazze rapite in Siria, alludendo alle ultime rivelazioni sul caso. Ormai è ben noto che il senatore utilizzi twitter senza ponderare bene, come se scrivesse qualsiasi pensiero senza il filtro della ragione. A tal proposito mi sento di citare Selvaggia Lucarelli che, parlando proprio di “famosi e social
“Mamma oggi non ho scuola, è vacanza, ma non so il motivo.” Ebbene sì, oggi le scuole e gli uffici rimarranno chiusi perché a livello regionale si festeggia l’autonomia siciliana. Ossia? Il 15 maggio del 1946 è stato istituito lo Statuto speciale della Regione Sicilia che sancisce la sua Autonomia. Che cosa significa autonomia regionale? Sul piano giuridico, l’autonomia regionale si compone
“Che cosa è la storia del Risorgimento se non una storia costellata di episodi di eroismo? Che cosa sono questi giovani che hanno sacrificato la loro vita per la causa della libertà, dell’indipendenza e dell’Unità se non degli eroi?”. Sono le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’inaugurazione della mostra “Gioventù Ribelle. L’Italia del Risorgimento”. Parole
