Giornata storica per il nostro stato, per il governo, per la democrazia. La politica italiana si è trasformata in una vergognosa staffetta che ha permesso il passaggio del testimone dalle mani del successore di Mario Monti, Enrico Letta, a quelle dell’oratore Matteo Renzi. Anche se sembra presto per delineare un quadro fermo e deciso, i segnali sono chiari. Forte delle ciceroniane parole e sicuro
Letta
A dicembre il governo Letta sembrava essersi interessato della crisi culturale che investe il mondo dell’editoria, la crisi che, con le parole di Roberto Roversi, avevamo definito «tarlo inimico». Il bonus per i libri, approvato a dicembre, ha subito un’inversione di rotta ed è stato compiuto l’ennesimo passo indietro nei confronti dell’editoria e della cultura. Le promesse fatte a dicembre