Quante volte da piccoli ci è stato chiesto cosa volessimo fare da grandi? Un giorno volevamo essere dottori, un altro astronauti e un altro ancora pasticcieri; crescendo abbiamo iniziato a scegliere strade più definite per raggiungere il nostro obiettivo o quello che sarebbe stato il nostro sogno da grandi. E così l’iscrizione all’università diventava determinante: chi sceglieva medicina, chi
disoccupati
Ricordate il film “Tanguy”? La storia di un ventottenne che, ormai prossimo alla laurea e alla “partenza” da casa, decide di rimandare tutto e rimanere con i genitori? O quella di “A casa con i suoi”, in cui l’ormai trentacinquenne Tripp non si decide a lasciare il nido? Queste sono definite “commedie”, ma ai giorni nostri sono delle vere e proprie tragedie. Sì, perché se è vero che“Ogni
Se l’Italia ha il 41,6% dei giovani disoccupati non è solo colpa della crisi. Troppo semplice e superficiale prendersela con vaghe congiunture economiche internazionali e non, dove le responsabilità sono di tutti e di nessuno, più complesso invece andare alla ricerca di quei problemi congeniti, che pesano come un macigno nella sostanza dei dati statistici. Il 14 gennaio è uscito il