Una giovane residente nella provincia di Catania sarebbe stata istigata al suicidio tramite una chat. Le indagini della polizia postale di Catania hanno agito tempestivamente. Individuato l’adescatore, su cui adesso si sta indagando per scoprire se avesse manipolato anche altri ragazzi. L’allarme è stato dato da un’amica della vittima, la quale, secondo la testimone, sarebbe
blue whale
Il “Blue Whale” (letteralmente “La balena blu”) è una tendenza nata in Russia e legata ai social media, in cui dei ragazzi si suicidano seguendo una specie di “gioco” composto generalmente da 50 regole dettategli da un “curatore” (o “tutor”). Il nome deriva dal fenomeno delle balene spiaggiate, che viene appunto paragonato al suicidio e
“Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete”. Il giovane russo ideatore del “Blue Whale” confessa, ma non mostra alcun rimorso. Philipp Budeikin, il ventiduenne russo studente di psicologia, è accusato di aver istigato al suicidio una quindicina di adolescenti, dopo averli adescati su Vk, social network molto usato