La parola meningite desta sempre allarme e paura, giustificate dalle conseguenze nefaste che spesso ne conseguono. Mentre si aspettano notizie sul bambino ricoverato, anche in Sicilia si comincia a parlare di meningite. Sebbene non ci siano i presupposti per parlare di epidemia è bene chiarirsi un po’ le idee.
Per cominciare con il termine meningite si intende un‘infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono e proteggono l’encefalo e il midollo spinale. Quest’infiammazione è generalmente dovuta a infezioni di tipo batterico e virale, e occasionalmente a lesioni fisiche o consumo di determinati farmaci; tra le due la batterica è quella più pericolosa. Gli agenti eziologici della meningite virale sono gli enterovirus e gli herpesvirus.
La meningite batterica è invece causata da Neisseria Meningitidis, che è il batterio che causa la forma di meningite più pericolosa,in particolare i meningococco A, B, C; Streptococcus Pneumoniae e l’Haemofilus Influenzae. Il contagio è favorito dagli impegni chiusi dove è più facile venire in contatto con le goccioline volatili contenenti l’agente patogeno attraverso tosse e starnuti.
I sintomi caratteristici sono:
- febbre alta;
- nausea e vomito;
- stato confusionale;
- mal di testa;
- convulsioni
- rigidità nucale.
Mentre la meningite virale viene trattata con farmaci che riducono i sintomi quali antidolorifici e antiemetici( contro il vomito); la meningite batterica prevede il trattamento con antibiotici che vengono somministrati in ospedale.
L’ unico modo al momento per prevenire la meningite è il vaccino, sono attualmente somministrati il vaccino contro l’Haemophilus Influenzae, contro lo Pneumococco, e il Meningococco di tipo C.