Una giovane turista di nazionalità polacca è stata vittima di un violento scippo avvenuto nel cuore di Catania. Secondo le prime ricostruzioni, la donna era stata presa di mira da due individui a bordo di una piccola utilitaria: uno dei due, sporgendosi dal veicolo in corsa, le ha afferrato con forza la borsa che portava a tracolla. Il gesto improvviso ha provocato la caduta della turista sull’asfalto, dove è stata trascinata per diversi metri prima che i malviventi si dessero alla fuga. Immediatamente è stato allertato il 118 e un’ambulanza è giunta sul posto per prestarle i primi soccorsi. La giovane è stata poi trasportata al pronto soccorso, dove i medici le hanno riscontrato diverse lesioni e contusioni. L’episodio ha suscitato sconcerto tra i passanti e i turisti presenti in zona, si riaccende così l’attenzione sul tema della sicurezza nel centro storico. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per risalire all’identità degli aggressori, visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Le indagini condotte e gli arresti
Le indagini sono partite subito dopo l’accaduto. Grazie anche ai filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti lungo il percorso compiuto dagli aggressori, e sotto la direzione della Procura della Repubblica di Catania, la Polizia ha potuto ricostruire rapidamente i fatti. L’attività investigativa ha portato all’emissione, da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, di un’ordinanza che dispone misure cautelari personali nei confronti di due giovani: si tratta del 22enne D.B.M.L. e del 26enne G.P.L., identificati come presunti responsabili dello scippo.
Gli agenti della Sezione specializzata nella repressione dei reati predatori della Squadra Mobile sono riusciti a individuare i due sospetti, riuscendo anche a recuperare la borsa sottratta alla vittima, che è stata successivamente riconsegnata alla legittima proprietaria. Sulla base delle evidenze raccolte e della richiesta formulata dal Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un provvedimento di custodia cautelare, disponendo per entrambi gli indagati gli arresti domiciliari. A questa misura è stato inoltre aggiunto l’obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico, al fine di monitorare costantemente i loro spostamenti e garantire il rispetto delle restrizioni imposte.













