Ancora una classifica, stavolta stilata da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma (in collaborazione con Cattolica Assicurazioni) che informa sulla qualità della vita nelle diverse aree d’Italia. Come si piazzano le province siciliane?
Le città siciliane: le posizioni
In Sicilia “spicca” Ragusa che, comunque, non raggiunge alcun podio ma soltanto l’84esimo posto. Seguono:
- Trapani al 93° posto;
- Messina al 96° posto;
- Enna al 97° posto;
- Palermo al 98° posto.
E Catania? Il capoluogo etneo si colloca in 102esima posizione: un risultato destinato a non far gioire ma comunque migliore rispetto a quello ottenuto da altre città dell’Isola. Di fatto se il 103esimo posto è occupato da Agrigento, Caltanissetta e Siracusa sono rispettivamente terzultima e penultima nella classifica generale.
La 107esima posizione, ovvero l’ultima in assoluto, è occupata invece da Crotone, in Calabria. Trento, al contrario, eccelle per qualità della vita.
Qualità della vita: Sicilia in fondo alla classifica
Per riscontrare la presenza delle province siciliane, dunque, occorre scorrere la classifica fino in fondo e ciò testimonia, in generale, un pessimo livello di qualità della vita. E ciò vale per la maggior parte di settori. Città della Sicilia tra le ultime per:
- affari e lavoro;
- sicurezza sociale;
- istruzione e formazione;
- tempo libero;
- reddito e ricchezza
Per quanto riguarda l’ambiente, invece, Agrigento e Enna si collocano a metà della classifica. Esiti migliori anche per quanto concerne il tema “reati e sicurezza”: in questo caso Ragusa è trentesima e le altre province non si collocano in coda alla classifica.
Infine Palermo raggiunge un’ottima tredicesima posizione per il sistema salute.
Divario tra Centro-Nord e Sud e Isole
Anche in questo ambito si nota un netto scarto tra Centro-Nord e Sud e Isole.
“Si fa più netta la separazione tra province del Centro-Nord – dice la ricerca – , dove migliorano le condizioni a vantaggio dei cittadini, e quelle di Sud e Isole, dove, complice anche la pandemia, sono esplose aree di forte disagio sociale e personale; mentre sono soprattutto le province che fanno parte del cluster Metropoli a trainare la ripresa”.