La nota piattaforma di streaming Netflix ha perso 200.000 abbonati nell’ultimo trimestre. Secondo quanto riporta Bloomberg, nel secondo trimestre Netflix potrebbe perdere fino a 2 milioni di abbonati. È la prima volta in dieci anni che il colosso dello streaming accusa una perdita di abbonamenti. Il dato sorprende gli analisti e delude le attese. Sotto le stime del mercato anche i ricavi, cresciuti del 10% a 7,87 miliardi di dollari. L’utile è calato a 1,6 miliardi dagli 1,71 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il calo a causa delle password condivise
La società, tuttavia, ha indicato le cause di tale perdite. In primis, infatti, il calo degli abbonati si è verificato a seguito della possibilità di condividere le password e anche a causa della crescente concorrenza (Amazon Prime Video, Disney+, Now Tv…).
Oltre ai suoi 221,6 milioni di abbonati, ci sarebbero circa 100 milioni di famiglie che utilizzano il servizio senza pagarlo e ora Netflix sta mettendo a punto dei sistemi per far sottoscrivere abbonamenti anche a quegli spettatori. “La nostra penetrazione relativamente elevata delle famiglie, se si include il gran numero di famiglie che condividono account, combinata con la concorrenza, sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi” – ha scritto la direzione in una lettera agli azionisti.
“Io uso l’account Netflix del mio fidanzato – dichiara Elisa – lui mi ha dato la sua password dunque non ho bisogno di fare un abbonamento e pagare per poter guardare film e serie tv. Sono consapevole del fatto che non sia corretto e ciò causa un calo di iscrizioni alla piattaforma, ma nel momento in cui è possibile farlo non vedo perché io debba aprire un nuovo account”.
La concorrenza
Ad oggi sono molte le piattaforme di streaming diffuse in tutto il mondo. Infatti, durante la pandemia da covid-19 molti utenti si sono abbonati a più piattaforme streaming e soprattutto Netflix ha raggiunto numeri davvero alti. Successivamente però, ha cominciato a perdere abbonati poiché quest’ultimi usano gli account in condivisione oppure perché hanno deciso di abbonarsi ad altre piattaforme come Amazon Prime Video o Disney+.
“Netflix è la migliore per serie tv e aggiornamenti – esordisce Laura -. Invece, altre piattaforme presentano film più interessanti, a mio avviso. Disney+, ad esempio, è una piattaforma che propone molti film classici di varie categorie non solo appartenenti alla sfera “Disney”. Io la uso spesso non solo nel mio quotidiano ma anche a lavoro. Infatti, lavorando con pazienti adulti, mi capita di proporre loro film e cortometraggi anche inerenti a temi di attualità in grado di ampliare il bagaglio intellettivo”.
Netflix ancora in vantaggio
Nonostante la concorrenza, Netflix rimane molto più avanti delle altre piattaforme di streaming. Tuttavia, attualmente crede di poter uscire dalla sua attuale situazione attirando nuovi clienti con programmi migliori e trovando più modi per aumentare il numero di utenti.
Nell’ultimo trimestre il numero di abbonati alla piattaforma è così calato da 221,84 a 221,64 milioni. Netflix resta tuttora il numero uno nel mercato della piattaforma di streaming ma si tratta di risultati distanti da quelli previsti per il primo trimestre dell’anno che andavano nella direzione di un’ulteriore aumento degli iscritti (+2,5/4 milioni, secondo le stime ufficiali).
“La nostra crescita dei ricavi è considerevolmente rallentata – si legge nella lettera agli azionisti -. Il Covid ha offuscato il quadro aumentando in modo significativo la nostra crescita nel 2020, portandoci a ritenere che la maggior parte del rallentamento nel 2021 fosse dovuto alla spinta in avanti determinata dal Covid”.
Tuttavia, come possibile soluzione a ciò, Netflix starebbe accelerando sull’idea di un nuovo piano di abbonamento più economico ma con pubblicità all’interno. Un’altra soluzione allo studio è il contrasto al fenomeno degli account condivisi: Netflix è al corrente che circa 100 milioni di utenti condividono il proprio account con altri, limitando in questo modo la crescita della base di abbonati. La compagnia vuole trovare una soluzione a questa situazione, cercando di trovare un sistema che impedisca la condivisione di password e credenziali ma la cosa richiederà tempo, probabilmente almeno un anno, secondo le stime di Netflix.