“La poesia mette a fuoco la vita“, frase del poeta romagnolo Davide Rondoni, รจ alla base della rassegna di poesia contemporanea InChiostro, che รจ stata organizzata, per il secondo anno consecutivo, dall’Associazione Studentesca “La Traccia“.
Si tratta di cinque incontri (di cui ne restano da fare ancora tre) ogni martedรฌ alle ore 17,00 presso l’ex Monastero dei Benedettini, in cui, di volta in volta, un docente dell’Universitร di Catania legge e commenta una o piรน poesie del Novecento. I poeti su cui si discuterร in questi incontri sono i grandi del secolo passato: da Gian Mario Villata a Gesualdo Bufalino, da Carlo Betocchi a Antonia Pozzi, da Cristina Campo a Camillo Sbarbaro. I loro testi sono stati e verranno ancora commentati dai docenti Sergio Cristaldi, Antonio Di Silvestro, Sebastiano Grasso, Antonio Di grado e Maria Caterina Paino. Naike Agata La Biunda, membro dell’Associazione “La Traccia“, spiega cosรฌ questo progetto: ยซPoesia InChiostro รจ nata dal fatto che in questi anni ci siamo imbattuti in alcuni professori che ci hanno colpito per il loro modo di insegnare e allora abbiamo chiesto loro se volevano aiutarci ad andare piรน a fondo ad una questione: come la poesia puรฒ davvero “mettere a fuoco la vita”? Ovvero incendiarla, renderla interessante ma anche fungere da lente d’ingrandimento, per renderla piรน comprensibile e chiara? ยป.
Ad accompagnare questi incontri vi รจ anche un Laboratorio di scrittura poetica in cui una quarantina di studenti universitari ha l’occasione di incontrare e discutere una volta a settimana con un grande poeta contemporaneo. Si sono giร tenuti tre incontri presso il Camplus D’Aragona con i poeti Davide Rondoni e Loretto Rafanelli. Altri ospiti nelle prossime settimane, fino al 18 dicembre, saranno Paolo Lisi, Giuseppe Condorelli e Anna Buoninsegni. Si tratta di alcuni tra i poeti italiani piรน importanti sulla scena contemporanea.
ยซIl laboratorio invece –dice Naike– รจ nato dal fatto che io e Pietro Cagni, altro membro dell’associazione “La Traccia”, condividiamo questa passione per la poesia ed entrambi scriviamo. Avendo un grande desiderio di crescere in questo campo, abbiamo pensato che incontrare alcuni poeti e soprattutto altri compagni di viaggio sarebbe stato davvero utile e bello. Io e Pietro non pensiamo che alla fine degli incontri avremo capito tutto della poesia e saremo diventati veri poeti, ma volevamo incontrare altre persone come noi, incontrare gente pronta a mettersi in gioco e a condividere le proprie passioni. Volevamo “incontrare” appunto, cosรฌ come suggerisce la frase di Vinicius de Moraes che compare infatti come sottotitolo nelle nostre locandine: “La vita, amico, รจ l’arte dell’incontro”ยป.
ร proprio questo lo spirito che muove gli incontri del Laboratorio: il desiderio di crescere e di imparare insieme alla luce di grandi poeti, che emozionano con i loro versi, ma che soprattutto offrono i loro consigli, mettendo a disposizione degli appassionati di poesia la loro esperienza personale e le loro conoscenze. Un vero laboratorio in cui i versi, la passione che li muove, ma anche i gusti personali e le aspre critiche diventano uno spunto di riflessione e un insegnamento per tutti gli altri. Ammirevole la disponibilitร dei poeti che hanno giร tenuto il loro incontro. Alla fine di questi appuntamenti ognuno torna a casa un po’ piรน ricco, avendo compreso qualcosa di piรน di se stesso, dei propri versi e anche di ciรฒ che lo circonda. Unโoccasione in cui i poeti insieme agli studenti si uniscono per perseguire uno stesso fine: restituire dignitร alla poesia.