Presto la doppia iscrizione all’università potrebbe non essere più un’utopia. Alla Camera è stato adottato il testo base della Commissione Cultura che prevede l‘abolizione del divieto di iscrizione contemporanea a più corsi di istruzione terziaria. Una traguardo importante per il mondo accademico, a solo una settimana dal record compiuto da Giulio Deangeli, studente dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna che è riuscito a coronare l’obiettivo di laurearsi quattro volte in quattro mesi.
La notizia è stata data dall’On. Alessandro Fusacchia, relatore del provvedimento. Il divieto è in vigore dal 1933 e viene definito “ormai completamente anacronistico”, nonché penalizzante nei confronti di molte studentesse e studenti universitari anche nel confronto con altri Paesi europei. In questo modo, diventerà possibile iscriversi a più corsi di laurea allo stesso tempo, forse anche in atenei diversi. Una novità che potrebbe sfruttare in pieno anche le modalità di didattica blended, già collaudate durante quest’anno accademico.
La proposta prevede anche l’esenzione dalle tasse per chi ne ha diritto per tutti i corsi di laurea a cui intende iscriversi. Il provvedimento proseguirà il suo iter a gennaio con gli emendamenti in Commissione VII e l’acquisizione del parere delle altre Commissioni, poi approdando in Aula per l’approvazione finale. A quel punto il testo, se non ci saranno ostacoli, passerà al Senato.
Se dovesse continuare così spedito, l’iter potrebbe concludersi in tempo per le iscrizioni al prossimo anno accademico 2021/2022.