Università del Sud appetibili per gli studenti del Nord e per gli stranieri. Da qui parte il rilancio del mondo accademico nel Meridione per il ministro Gaetano Manfredi, che ha parlato del futoro degli atenei meridionali in un’intervista al Messaggero. “I fondi per investire sulle università de meridione ci sono – dichiara il ministro –: dal piano per il Sud alle risorse che arriveranno appunto dal Recovery Fund. Sono investimenti necessari per le regioni del Sud e per potenziare ricerca e sistema universitario”.
Il ministro ha poi sottolineato i punti sui quali devono puntare gli atenei del Sud Italia per guadagnare appeal nei confronti degli studenti all’estero e nel resto d’Italia, per una mobilità studentesca che non sia solo unidirezionale. “Dobbiamo avviare un miglioramento dell’offerta formativa incentivando le attività legate al mondo del lavoro. Dobbiamo fare in modo che le università del Sud diventino appetibili per gli studenti del Nord ma anche per gli stranieri”.
Tuttavia, Manfredi non manca di sottolineare cosa manca alle Università del Sud rispetto agli atenei centro-meridionali. L’accento cade soprattutto sui servizi. “Gli studenti abituati a viaggiare – dichiara -, sono anche abituati ad un livello di servizi molto alto. In sostanza: dobbiamo creare una rete di alloggi nei campus universitari che possa rispondere a queste esigenze di accoglienza e residenzialità. Dobbiamo puntare sul diritto allo studio per attrarre gli studenti internazionali”.
Quanto alla didattica, il ministro suggerisce che le università meridionali continuino a puntare sui settori già altamente qualificati: “Digitale e la tecnologia green, il settore automobilistico e l’aerospaziole, i beni culturali e la biomedicina. Oltre al settore dell’agroalimentare“, conclude il ministro Manfredi.