Continuano senza fermarsi le operazioni della Polizia di Stato miranti a combattere ogni forma di criminalità ed illegalità. Attività che gli agenti hanno svolto prevalentemente nel territorio di Librino, dove è emerso un caso su un’officina meccanica.
Secondo i controlli degli agenti di polizia, l’officina, in cui veniva svolto l’esercizio commerciale di due titolari, è in realtà abusiva. Durante il controllo di polizia è stato accertato un grosso volume d’affari, presenti oltre 10 autocarri in riparazione e molteplici clienti. Non solo, la Polizia di Stato ha scoperto che nell’officina lavoravano due minori di 11 e 17 anni, i quali si presentavano unti di grasso e oli lubrificanti e con abiti strappati e sgualciti. A ciò si aggiunge anche l’accertamento che uno dei due minori si fosse recato da solo, per riparare un camion, in viale Grimaldi (conosciuto come “fossa dei Leoni”) alla guida di un ciclomotore senza essere in possesso della patente, con il veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa e revisione.
Oltre ad essere priva delle prescritte autorizzazioni, l’officina meccanica presentava pessime condizioni sotto il profilo della sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro; mentre pare che i titolari gestissero illegalmente i rifiuti speciali pericolosi (oli esausti e materiale ferroso) derivanti dai lavori di meccanica, a causa di mancanza dello scarico di rifiuti
I due titolari sono stati indagati in stato di libertà per i reati di sfruttamento del lavoro minorile con l’aggravante di averli fatti lavorare in luoghi non sicuri e insalubri e gestione illegale di rifiuti tossici. Sempre ai due sono stati contestati oltre 5 mila euro di sanzioni per la mancanza delle autorizzazioni amministrative e per aver affidato al minore il suindicato ciclomotore (il quale è stato sequestrato). L’officina meccanica è stata poi posta sotto sequestro penale (visto che l’officina aveva riaperto, disobbedendo alle prescrizioni dell’Autorità).