Il terrore di ogni ex-studente, dato che un evento simile può annullare in un attimo anni di carriera, è certamente quello che si verifica nel film “Immaturi“. Uscito nelle sale nel 2011, la pellicola racconta la storia di una classe di liceo costretta a ripetere l’esame di maturità invalidato dopo vent’anni. Le conseguenze che un evento simile comporta sono disastrose: di fatto, non avendo il diploma, tutti i titoli conseguiti successivamente sono automaticamente annullati e le carriere sono andate in fumo.
Tuttavia questa volta non si tratta di un film, ma della realtà. È successo al Centro Sperimentale del Cinema di Roma dove è stato invalidato l’esame di ammissione del 2013 al corso di sceneggiatura. I protagonisti sono 26 studenti e dovranno ripetere l’esame dopo sei anni. I casi sono naturalmente vari: tra i candidati si trovano persone già diplomate o altre che, dopo aver fallito l’esame, avevano abbandonato la carriera cinematografica.
La prova che si svolgerà nelle prossime settimane, il 19 e il 20 giugno, potrebbe rivelarsi un disastro per coloro che avevano già conseguito il titolo o in una seconda opportunità, in una svolta, per chi in passato non aveva superato l’esame di ammissione.
La decisione di ripetere l’esame è stata presa solo poco tempo fa dal Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso di un candidato che non aveva passato la seconda fase della selezione. Per giustificare la denuncia, il ricorsista aveva fornito diverse motivazioni, ma in particolare si rifaceva all’assenza di anonimato delle prove preselettive e scritte, dato che si prevedeva l’invio tramite e-mail e la comunicazione delle generalità.
La sentenza emessa prevede la ripetizione integrale dell’esame con una nuova commissione esaminatrice che valuterà nei giorni indicati i 26 candidati, attraverso due prove scritte e un colloquio. Di questi, 9 sono già diplomati e non sembrano avere intenzione di sostenere nuovamente la prova di selezione. Tuttavia, come in “Immaturi”, tutti gli effetti della prova annullata decadono con l’esame stesso, quindi l’unica soluzione sembra ripeterlo a sei anni di distanza.