A quindici giorni esatti dalla prima prova, gli studenti che dovranno sostenere l’Esame di Stato sono sempre più impazienti: vogliono sapere chi saranno i professori esterni ad esaminarli. Una volta saputi, è infatti usanza comune cercare maggiori notizie sui docenti nominati; le voci vanno spargendosi di scuola in scuola, tra alunni di scuole differenti, pur di provare a conoscere coloro che li esamineranno senza averli mai conosciuti.
Ancor più comune è, ai tempi dei social, l’inserirsi nei gruppi delle scuole di provenienza degli insegnanti scelti, postando e sperando di avere notizie rassicuranti, di non trovare il professore puntiglioso o spaventoso, ma invece qualcuno di “buono”, comprensivo e non esigente. Ad aumentare la curiosità dei maturandi è stata la recente fuga di notizie che ha visto le segreterie avere accesso all’elenco dei commissari lo scorso 4 giugno.
Il caos e il panico degli studenti, quest’anno, è arrivato fino alla sede del Miur. L’impazienza dei giovani ha spinto il Ministero a pubblicare un tweet, nel cercare di tranquillizzare gli animi. “Sappiamo che siete impazienti di conoscerle. E vogliamo anticiparvi la notizia: domani pubblicheremo le commissioni della #Maturità2018“, recita il messaggio, che continua spiegando che è possibile trovarle a partire dalle 12 di oggi, 5 giugno, sul sito dedicato. Basterà semplicemente digitare la propria provincia, il tipo di istituto frequentato e l’indirizzo della propria scuola, per trovarsi nella schermata delle scuole interessate, tra cui si potrà trovare quella di appartenenza. Selezionata la sezione della propria classe, si avranno così i nomi dei commissari interni e dei temutissimi esterni.
Anche conoscendo la commissione, la paura è tanta; si vuol dare il massimo, si spera in delle prove accessibili, in dei professori affabili. È uno dei momenti che cambia senza dubbio la vita, quello della maturità.
Ma, cos’è che veramente serve a “sopravvivere” al terrore degli esami? La risposta la dà, sotto forma di augurio, il Ministero stesso: “Buono studio e… sempre #NoPanic!”. Un piccolo consiglio che può essere ripetuto come mantra durante le varie prove, in attesa degli orali, prima di avventurarsi nel mondo fuori dagli edifici scolastici.