
Caro scuola 2025; famiglie italiane in difficoltà
Legge di Bilancio 2026: Il testo definitivo della Legge di Bilancio 2026 è stato approvato e conferma gran parte delle anticipazioni circolate nelle scorse settimane. Poche le novità specifiche per il mondo della scuola, ma numerose le disposizioni che interessano direttamente personale docente, ATA, famiglie e lavoratori pubblici.
Di seguito una panoramica delle principali misure confermate nel testo della manovra economica.
Una delle novità più rilevanti riguarda il TFS/TFR nel pubblico impiego. Dal 1° gennaio 2027, il termine per la liquidazione nei casi di pensionamento per limiti di età o anzianità passerà da dodici a nove mesi, come previsto dall’articolo 44 del testo. Restano invece invariati i ventiquattro mesi per le altre cause di cessazione dal servizio.
La manovra introduce un nuovo vincolo per i professionisti che lavorano con la Pubblica Amministrazione: i pagamenti saranno effettuati solo previa verifica della regolarità fiscale e contributiva. La misura, contenuta nell’articolo 130, rientra nel piano di razionalizzazione della spesa pubblica e prevede tagli selettivi ai fondi dei ministeri, con possibilità di rimodulazione interna.
Nel 2026, i compensi accessori dei dipendenti pubblici non dirigenti potranno beneficiare di una tassazione agevolata al 15%, fino a un massimo di 800 euro annui. La misura si applica automaticamente a chi ha dichiarato meno di 50.000 euro l’anno precedente.
Sono esclusi i lavoratori delle forze armate e di polizia.
La Legge di Bilancio 2026 modifica il decreto legislativo 151/2001, ampliando la possibilità di usufruire del congedo parentale fino ai 14 anni del figlio, contro i 12 precedenti. Restano invariati i criteri economici e l’indennità al 30%, ma la novità offre maggiore flessibilità per i genitori lavoratori.
L’articolo 91 riconosce l’epilessia farmacoresistente come disabilità grave ai sensi della Legge 104.
Ciò permetterà a migliaia di cittadini di accedere a permessi retribuiti, agevolazioni fiscali e sostegno scolastico, con un impatto stimato su oltre 180mila persone. Previsto anche un aumento di 2 milioni annui al fondo per l’assistenza dei bambini oncologici.
Nelle scuole secondarie, le supplenze brevi fino a 10 giorni dovranno essere coperte internamente, salvo casi eccezionali. L’organico dell’autonomia e quello ATA saranno determinati annualmente, per rendere più flessibile la gestione del personale. Dal 2025/2026 arrivano inoltre i docenti L2, dedicati all’insegnamento dell’italiano per studenti stranieri in classi con almeno il 20% di alunni neoarrivati.
La riforma dei tecnici e professionali, parte del PNRR, entrerà pienamente in vigore dal 2026/2027.
Un decreto ministeriale definirà nuovi indirizzi e quadri orari, mantenendo invariato il numero massimo di classi rispetto all’anno scolastico 2023/2024.
Dal 2026, le pensioni minime aumenteranno di 20 euro al mese per chi ha più di 70 anni.
La franchigia della prima casa ai fini ISEE sale a 91.500 euro, ampliando l’accesso a bonus come assegno unico e bonus nido. Dal 2027, inoltre, l’aliquota IRPEF centrale scenderà dal 35% al 33% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro.
Confermata la misura per le lavoratrici madri, che nel 2026 riceveranno 60 euro mensili esentasse.
Istituito anche un fondo da 60 milioni di euro annui per centri estivi e servizi per minori, mentre dal 2027 debutterà la “Carta Valore” per i neodiplomati under 19, destinata a finanziare spese culturali e formative
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