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Bonus studenti Erasmus: fondi e opportunità per studiare all’estero

Bonus studenti Erasmus: aumentano le misure per sostenere la mobilità universitaria, tra contributi UE, novità italiane e l’introduzione dell’Erasmus nazionale

Bonus studenti Erasmus: il 2025 si conferma un anno di svolta per gli studenti universitari che vogliono vivere un’esperienza all’estero (o anche solo in un’altra città italiana) grazie al programma Erasmus. L’Unione Europea e i Ministeri competenti hanno potenziato bonus, incentivi e contributi economici pensati per sostenere economicamente chi partecipa a un periodo di mobilità universitaria, contribuendo a coprire le spese di vitto, alloggio e trasporti. Una volta selezionati per il programma, gli studenti ricevono una borsa mensile con un importo variabile a seconda del Paese di destinazione, per un periodo compreso tra 3 e 12 mesi. L’Unione Europea, con il programma Erasmus+ 2021-2027, ha stanziato una dotazione complessiva di circa 28,4 miliardi di euro, cui si aggiunge un finanziamento nazionale pari a 7 milioni di euro. Proprio in ambito nazionale è stato anche introdotto l’Erasmus italiano, pensato per promuovere la mobilità tra atenei nazionali. Inoltre, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha rafforzato ulteriormente i fondi per rendere la mobilità universitaria più inclusiva, con un’attenzione particolare agli studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi.

Di seguito, maggiori dettagli sui bonus studenti Erasmus attivi in Italia ed Europa.

Bonus studenti Erasmus: gli incentivi europei

I partecipanti selezionati per il programma Erasmus+ ricevono un contributo mensile europeo che va dai 250, 300 0 350 euro, calcolati in base al Paese di destinazione e al relativo costo della vita. Per chi sceglie invece destinazioni extra UE convenzionate, il contributo mensile sale a 700 euro.

Tra le misure di sostegno agli studenti, è previsto anche un rimborso delle spese di viaggio, il cui importo è stabilito da Erasmus+ e calcolato in rapporto alla distanza chilometrica tra l’università di origine e quella ospitante, con massimali che variano tra 200 euro e fino a 1.500 euro.

I bonus studenti Erasmus comprendono inoltre il contributo MIM, un’ulteriore integrazione economica per gli studenti con ISEE inferiore a 50.000 euro, pensato per sostenere le spese di vitto e alloggio. L’importo varia in base alla fascia reddituale da 150 a 400 euro al mese, con un’erogazione prevista in due tranche: il 50% durante il soggiorno, il restante alla fine del periodo all’estero. Questa misura, però, è limitata ai partecipanti che scelgono Paesi dell’Unione Europea, il Regno Unito o la Svizzera, e non si applica a chi parte per destinazioni extra UE.

Bonus studenti Erasmus: la novità Erasmus Italiano

Tra le novità più interessanti sui bonus studenti Erasmus, c’è la seconda edizione dell’Erasmus italiano, rifinanziato con 7 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). La nuova soglia ISEE per l’accesso è stata alzata a 50.000 euro e le borse possono arrivare fino a 1.000 euro al mese. Si tratta di una misura volta a favorire gli scambi tra Atenei italiani, promuovendo percorsi formativi interni e l’uguaglianza di opportunità anche per chi, per motivi economici, non può permettersi un periodo all’estero. I progetti di mobilità durano tra i 3 e i 6 mesi e sono gestiti direttamente dalle Università convenzionate.

Bonus studenti Erasmus: chi può accedere e cosa non è incluso

Per poter beneficiare dei bonus studenti Erasmus 2025, è necessario essere risultati vincitori del bando di mobilità internazionale (o nazionale, nel caso dell’Erasmus italiano) indetto dal proprio Ateneo. Possono partecipare tutti gli studenti regolarmente iscritti a un corso di laurea triennale, magistrale o a un dottorato di ricerca, purché cittadini dell’Unione Europea o di Paesi aderenti al programma: Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia.

È importante sapere che, pur trattandosi di un sostegno economico significativo, i bonus non coprono tutte le spese legate all’esperienza di mobilità. Restano escluse, ad esempio, le spese per il visto, per l’assicurazione sanitaria obbligatoria o per eventuali altri requisiti imposti da Paesi come il Regno Unito. Per questi costi aggiuntivi, lo studente dovrà provvedere autonomamente.

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