“Sicilia Express”; il treno speciale di Pasqua organizzato dalla Regione Siciliana è già sold out, ha fatto il pieno di biglietti in tempi record, ma le critiche non sono mancate. È davvero una soluzione per la mobilità dei Siciliani o solo una campagna pubblicitaria ben orchestrata?
Sicilia Express: un successo immediato
Quando si parla di mobilità in Sicilia, le difficoltà sono note: i costi elevati dei voli e la carenza di infrastrutture efficienti sono problemi quotidiani per molti Siciliani, soprattutto per quelli costretti a vivere fuori dall’isola per motivi di studio o lavoro. Il “Sicilia Express“, treno speciale per le festività pasquali, ha però rappresentato una boccata d’aria fresca, sebbene temporanea. I 560 biglietti disponibili per il viaggio di andata e altrettanti per il ritorno sono stati esauriti in un’ora, un dato che testimonia l’enorme richiesta di soluzioni per tornare a casa.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa, dichiarando che il “Sicilia Express” dimostra come il Governo Regionale stia cercando di dare risposta ai bisogni di mobilità dei siciliani. Il suo obiettivo è chiaro: permettere ai concittadini di rientrare a casa per le festività a costi contenuti, in un contesto dove le opzioni di viaggio sono limitate e troppo care.
Un treno, ma poche soluzioni realistiche
Se da un lato il treno rappresenta un’opzione conveniente per chi riesce a ottenere un biglietto, dall’altro il “Sicilia Express” non è privo di limiti. La critica più accesa arriva dalla deputata M5S, Jose Marano, che definisce questa iniziativa come un “grande spot pubblicitario“, privo di sostanza. Secondo Marano, il progetto non risolve affatto i problemi strutturali legati alla mobilità in Sicilia, ma si limita a offrire una soluzione che tocca solo una minima parte dei Siciliani. In particolare, i biglietti sono accessibili a circa 1.000 persone, ma decine di migliaia di Siciliani rimangono fuori. E questo senza contare il fatto che il treno potrebbe rappresentare solo un’illusione di movimento per coloro che non riescono a godere di questo servizio a causa dei costi elevati o della disponibilità limitata.
Un “spot” politico?
La deputata Marano non si limita a criticare l’operazione dal punto di vista pratico, ma affonda il colpo sulla natura stessa dell’iniziativa. Secondo la deputata, il “Sicilia Express” è solo un modo per fare pubblicità alla Regione Siciliana, senza incidere realmente sui reali problemi che affliggono la mobilità nell’isola. “Il Sicilia Express non è altro che un viaggio sui binari dell’inconsistenza del centrodestra”, ha dichiarato Marano.
La sua accusa è chiara: la Regione non ha affrontato la questione fondamentale del “caro voli”, tema di cui abbiamo ampiamente trattato nel nostro articolo Caro voli Sicilia, ci risiamo: prezzi alle stelle per tornare a Pasqua, che continua a pesare su migliaia di Siciliani e turisti che desiderano visitare la nostra Isola meravigliosa, e nemmeno sulla carenza cronica di infrastrutture efficienti. In altre parole, l’iniziativa non è una soluzione a lungo termine ma una “vetrina” che non porta a cambiamenti strutturali, ma fa sì che i problemi e diritti negati con cui i Siciliani continueranno a fare i conti ogni giorno, persisteranno anche una volta che sarà finita l’esaltante esperienza del Sicilia Express.
Soluzione o un’ulteriore complessità?
Quest’anno, l’offerta del “Sicilia Express” si arricchisce con una novità: un’opzione intermodale che combina il viaggio in treno da Torino a Napoli con un traghetto verso Palermo, grazie alla collaborazione con Grandi Navi Veloci (GNV) e Italo. Un’iniziativa che, sebbene interessante, solleva ulteriori dubbi. La proposta treno-nave, che prevede la partenza il 17 aprile e il ritorno il 21, offre tempi strettissimi e rende il viaggio praticamente un “mordi e fuggi“. Questo fa sorgere domande sulla reale convenienza di un servizio che, per molti, potrebbe risultare più complicato che utile, specialmente se si considera la limitatezza dell’offerta e le tempistiche ristrette.
Bonus Caro Voli: Il 25% basterà ?
Parallelamente al “Sicilia Express“, la Regione Siciliana ha esteso per tutto il 2025 il bonus per contrastare il caro voli, concedendo un contributo del 25% sul prezzo del biglietto aereo ai residenti in Sicilia, con un ulteriore 25% per studenti, disabili e persone con basso reddito. Sebbene questa misura sia lodevole, non rappresenta una soluzione definitiva. Il bonus è limitato nel suo raggio d’azione e non risolve le cause strutturali della difficoltà di accesso all’Isola. Inoltre, questa misura non tiene conto della migrazione annuale di migliaia di Siciliani all’Estero per motivi di studio e lavoro, che continuano ad affrontare un diritto alla mobilità violato.
Se la mobilità dei Siciliani resta un tema centrale, anche il turismo ne risente pesantemente. La Sicilia è una delle regioni italiane più visitate, ma la sua capacità di attrarre turisti dipende in gran parte dalla facilità di accesso all’Isola. Le difficoltà di trasporto, sia aereo che ferroviario, potrebbero compromettere questa capacità di attrazione. La stagione turistica potrebbe subire un duro colpo se non vengono trovate soluzioni adeguate e strutturate per migliorare la mobilità e abbattere i costi.
Un successo temporaneo
Il “Sicilia Express” rappresenta senza dubbio un successo immediato, ma come spesso accade in politiche che riguardano la mobilità, è un successo che rischia di rimanere superficiale se non accompagnato da interventi più strutturali e permanenti. L’entusiasmo di una parte della popolazione è comprensibile, ma le critiche che ne emergono sono altrettanto rilevanti. Il treno, pur utile, non è una panacea per i problemi che affliggono i Siciliani, che continuano a scontrarsi con un sistema di trasporti inadeguato e costoso, con un diritto costituzionalmente garantito continuamente violato, con tempistiche ristrette e la privazione di sentirsi ” a casa”, di famiglia, di un ritorno alle radici, che spesso, con gran difficoltà son state estirpate. In un’Isola che cerca soluzioni concrete per la mobilità, il “Sicilia Express” rischia di rimanere un treno senza fermate verso un cambiamento duraturo.