
Bonus 845 euro: Il bonus 845 euro è pensato per dare un adeguato aiuto economico a chi non ha alcun reddito e vive da solo.
Il bonus 845 euro è formato da tre strumenti di sostegno economico, che possono essere richiesti soltanto da chi si trova in stato di bisogno. Le tre misure che formano il bonus 845 euro mensili sono:
L’Assegno di inclusione è previsto in favore di chi si trova in condizione di fragilità economica e sociale. Da quest’anno è previsto un aumento degli importi.
L’Assegno sociale è previsto in favore di coloro che hanno un reddito insufficiente e che hanno compiuto i 67 anni d’età.
Il Supporto per la formazione e il lavoro è previsto per chi è disoccupato, ma in grado di inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. Anche in questo caso, quest’anno è stato aumentato l’importo.
Ai fini della valutazione dei requisiti, si tiene conto non soltanto della condizione reddituale del richiedente, ma anche di quella propria degli altri membri del nucleo familiare dello stesso. Per questo motivo, queste forme di sostegno risultano più facilmente accessibili per chi vive da solo e non gode di altre entrate.
Nel bonus 845, la misura dell’Assegno di inclusione si rivolge a chi vive da solo (da almeno 5 anni, dei quali gli ultimi 2 in modo continuativo) e soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
Chi accede all’Assegno di inclusione come unico componente del nucleo familiare riceverà un importo pari a 541,66 euro mensili (se ha un reddito pari a 0). Negli altri casi, da questo importo andrà sottratto quanto già percepito a titolo personale. A chi ha più di 67 anni, spetta un importo fino a 682,50 euro.
A questa quota di importo, si aggiunge il rimborso del canone di locazione per chi vive in affitto. Il rimborso è previsto fino ad un massimo di 303,33 euro mensili; 162,50 euro per gli over 67.
L’importo massimo che si può ottenere è pari a 845 euro mensili, per 18 mesi rinnovabili ogni volta per altri 12 mesi.
L’Assegno sociale spetta a chi ha compiuto 67 anni e ha un reddito personale non superiore al valore annuo della prestazione stessa.
Per il soggetto sposato, si tiene conto anche del reddito del coniuge.
Il limite del reddito non superabile è di 7.002,84 euro. Per coloro che hanno un guadagno mensile pari a zero, l’importo sarà per intero, pari cioè a 538,68 euro al mese per 13 mensilità. Per coloro che hanno un reddito superiore, deve essere sottratto quanto viene percepito a titolo personale. Al compimento del 70° anno d’età, è prevista una maggiorazione sull’Assegno sociale: essa è pari a 201,15 euro, con la possibilità di arrivare fino a 739,83 euro.
L’Assegno sociale e l’Assegno d’inclusione sono compatibili, ma le due misure non sono cumulabili.
Per questo motivo, dell’eventuale Assegno sociale percepito si terrà conto nel quantificare quanto spetta di Assegno di inclusione, fermo restando che la somma delle due misure non può, in ogni caso, superare gli 845 euro mensili.
Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione, invece, non sono compatibili tra loro.
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