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Il rischio di siccità torna a preoccupare l’Italia, con il Nord che affronta un possibile ritorno della carenza idrica, mentre il Sud resta in emergenza. Sebbene alcune regioni come la Basilicata e la Sicilia abbiano registrato miglioramenti idrici, la carenza di piogge a novembre ha riacceso le preoccupazioni. Novembre, infatti, è un mese fondamentale per la ricarica degli acquiferi, ma le piogge scarse hanno colpito duramente molte aree, soprattutto al Nord.
Il report settimanale dell’Osservatorio ANBI
Il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche e i dati dell’Osservatorio Siccità del CNR evidenziano una situazione preoccupante. Circa il 43% dei territori italiani ha sperimentato siccità severa o estrema, con oltre il 63% della popolazione coinvolta. Le regioni del Nord, che avevano beneficiato di precipitazioni abbondanti nei mesi precedenti, si trovano ora a fare i conti con un deficit idrico preoccupante. Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia sono le più colpite, con cali di pioggia superiori al 70%.
La situazione al Sud
Al Sud, invece, le regioni già in difficoltà idrica, come Puglia, Calabria e Sardegna, sono state penalizzate ulteriormente dalla mancanza di piogge. Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, esprime la sua preoccupazione per un possibile ritorno delle condizioni drammatiche del 2022, con l’aggravante di un Centro-Sud già in crisi. Se il trend di siccità dovesse persistere, l’Italia potrebbe rimpiangere l’acqua persa a causa della mancanza di bacini di raccolta adeguati.