La Regione Siciliana ha riavviato il progetto per la realizzazione di 571 nuovi posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva, oltre alla costruzione e modernizzazione di 29 pronto soccorso, con l’obiettivo di concludere i lavori entro la primavera del 2026.
Questo intervento, inizialmente previsto per affrontare la terza ondata di Covid-19, avrebbe dovuto essere completato entro il 2021, ma ha subito numerosi ritardi a causa di contenziosi e problemi burocratici. Ora, grazie alla risoluzione di molte controversie legali con le aziende appaltatrici, il governo Schifani ha potuto riattivare 17 dei 75 appalti previsti dal piano originario. Rimangono ancora bloccate 23 opere, ma si prevede che i cantieri possano riaprire a breve.
La nuova scadenza
Il dipartimento di Pianificazione strategica dell’Assessorato alla Sanità, guidato da Salvatore Iacolino, ha lavorato per riordinare il piano, cercando di accelerare i lavori che si erano arrestati. In alcuni casi, la Regione è riuscita a risolvere i contenziosi a costo zero, evitando il pagamento di interessi grazie al saldo del valore originale degli appalti.
Tuttavia, in altre situazioni, il governo regionale è stato obbligato a versare somme aggiuntive a seguito di decreti ingiuntivi. Quest’ultimi erano stati emessi in estate, ma nonostante queste difficoltà, si prospetta un’accelerazione dei lavori, con la speranza di rispettare la nuova scadenza fissata per il 2026.
Con il rilancio di questi cantieri strategici, la Regione punta a rafforzare in modo significativo il sistema sanitario siciliano, migliorando la risposta agli eventi sanitari emergenziali e colmando le lacune strutturali che si sono evidenziate durante la pandemia.