Negli ultimi anni, la situazione degli affitti in Italia è nettamente peggiorata, specialmente per gli studenti universitari. La crescente domanda di alloggi nelle città universitarie, unita all’aumento dei prezzi degli affitti, ha creato un panorama scoraggiate per gli studenti italiani. Esaminiamo nel dettaglio le tendenze attuali, i fattori che alimentano l’aumento dei costi e l’impatto che tutto ciò ha sugli studenti nelle principali città universitarie grazie ai dati del report annuale di Immobiliare.it.
Secondo il report della nota agenzia immobiliare.it il primo semestre del 2024 ha visto un aumento generalizzato dei prezzi degli affitti in tutta Italia. Secondo l’Osservatorio dell’agenzia infatti, i canoni di locazione sono cresciuti in media dell’8,5% a livello nazionale, con incrementi particolarmente alti nelle regioni del Centro e del Sud, dove l’aumento ha superato il 10%. Questo fenomeno si è verificato nonostante una leggera diminuzione della domanda (-1%) e un calo più significativo dello stock di offerta (-10,4%).
Molte delle principali città universitarie sono state colpite da questi aumenti di prezzo, soprattutto al Nord. Milano, già nota per essere una delle città più care d’Italia, ha visto un aumento dell’1,7% nel prezzo medio degli affitti, raggiungendo i 23,3 €/mq. Firenze, un’altra città con una forte presenza di studenti, ha registrato un incremento del 5,0%, portando il costo medio a 22,5 €/mq. Anche Roma, con le sue numerose università, ha visto un aumento significativo (+7,4%), con un prezzo medio di 16,9 €/mq. Napoli e Genova hanno subito una crescita non indifferente, rispettivamente +8,3% e +9,6%.
Anche al Sud i prezzi degli affitti sono aumentati vertiginosamente, con circa il 10% rispetto all’anno scorso. Dai dati di Immobiliare.it emerge che, con un +16,5% rispetto a giugno, le Isole si configurano come l’area in cui i prezzi dell’affitto sono cresciuti più: +22,6% in confronto a luglio 2023.
Analizzando i capoluoghi di regione vediamo come Palermo abbia subito un incremento di prezzo del circa 6,3%, mentre il capoluogo calabro, Catanzaro, ha subito un aumento del ben 23,9%. Al contrario del resto d’ Italia, l’offerta al Sud e nelle Isole cresce, rispettivamente è in aumento del 3,5% e del 2,0%.
Senza dubbio l’aumento degli affitti mette sotto pressione gli studenti universitari italiani, che in mancanza di soluzioni abitative a prezzi contenuti sono costretti a cercare alternative fuori città, con un conseguente aumento del pendolarismo e dei costi ad esso associati. Le università italiane, nonostante siano consapevoli del problema, spesso non riescono a offrire un numero sufficiente di posti letto nei così detti studentati, lasciando la maggior parte degli universitari a dipendere dal mercato privato, che come abbiamo dedotto dai dati, continua a peggiorare.
La questione degli affitti in Italia, e in particolare nelle città universitarie, è una sfida complessa che richiede interventi strutturali e mirati. Con l’aumento costante dei prezzi degli affitti e la drastica riduzione dell’offerta, gli studenti universitari si trovano in una situazione sempre più precaria ed incerta, costretti a fare scelte difficili tra costi elevati e qualità della vita. Senza dubbio servirebbero interventi ad hoc ed un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni, per garantire un’accesso all’istruzione adeguato a tutti gli studenti.
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