Sono le prime ore del pomeriggio, in viale Grimaldi, nel quartiere Librino, quando alcuni condomini di uno stabile si accorgono di un giovane in escandescenza che, affacciato al balcone, lancia nel vuoto alcuni oggetti.
La Sala Operativa della Questura di Catania viene subito informata dai testimoni. Poco dopo giunge altra confusa segnalazione di possibili colpi d’arma da fuoco, provenienti sempre dallo stesso immobile di viale Grimaldi. Al quel punto più Volanti raggiungono il posto segnalato.
Gli agenti, riusciti rapidamente ad identificare l’abitazione segnalata, hanno accertato la presenza del giovane al suo interno, in stato di agitazione e assolutamente non collaborativo. I poliziotti hanno tentato sin da subito di stabilire un contatto, provando a comunicare con il giovane attraverso la porta.
Lo stato in cui si trovava l’uomo, che sembrava essersi barricato in casa, gridando e minacciando tutti, non ha consentito agli agenti di avere la certezza che fosse o meno armato, pertanto, tutti i poliziotti intervenuti, per evidenti ragioni di sicurezza hanno dovuto indossare i giubbotti antiproiettile.
Per tale ragione e per la assoluta necessità di operare con la massima cautela, tornando alla vicenda dei giorni scorsi, ed anche per salvaguardare l’incolumità condomini, la Sala Operativa della Questura ha inviato sul posto altri equipaggi della Squadra Volanti e, contestualmente, ha richiesto anche l’intervento dei sanitari del 118, nonché dei Vigili del Fuoco, valutando perfino, per ragioni di sicurezza, un distacco di energia elettrica per il condominio.
Gli agenti, nel frattempo, sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo, un pregiudicato catanese di 33 anni, con precedenti in materia di stupefacenti.












