Allarme siccità in Sicilia: il reportage del "The Guardian" che pone l'accento sul futuro incerto dell'agricoltura

immagine d'archivio
Sono mesi ormai che si parla dell’allarme siccità in Sicilia, l’acqua disponibile è agli sgoccioli e dopo la triste scomparsa del lago Pergusa anche la prestigiosa rivista “The Guardian” lancia un appello.
Il dettagliato reportage di Lorenzo Tondo riporta le parole di Christian Mulder, professore di ecologia ed emergenza climatica all’Università di Catania, e ci illustra come la nostra isola potrebbe essere destinata a diventare un deserto entro il 2030.
“Entro il 2030, un terzo del territorio della Sicilia diventerà un deserto, paragonabile alle aride terre dell’Africa settentrionale – ha chiarito Mulder a Tondo. – L’intera fascia che si affaccia sul Canale di Sicilia è destinata ad una rapida desertificazione.
Gli antichi arabi che un tempo abitavano la nostra isola avevano trovato dei modi intelligenti per gestire ed accumulare l’acqua, ma oggi i loro acquedotti o sono andati perduti o non sono stati aggiornati, con delle opere di ampliamento e recupero. La Sicilia sta ora affrontando le conseguenze concrete di decenni di cattiva gestione delle risorse idriche e le possibilità che la situazione migliori sono ridotte“.
Queste le sconfortanti parole dello studioso, che sottolinea l’avvicinarsi di un futuro incerto per l’Isola. In estate il caldo ormai sfiora i 48 gradi e gli incendi dilagano, peggiorando nettamente la situazione: solo nel 2023 gli ettari distrutti dalle fiamme sono stati circa 693. Senza dubbio le previsioni climatiche, unite all’intensificarsi degli incendi, delineano un quadro preoccupante per la Sicilia, richiedendo interventi tempestivi e soluzioni sostenibili per mitigare l’impatto della siccità e preservare il futuro dell’isola.
Il reportage si è poi occupato di intervistare chi questa situazione d’emergenza la vive ogni giorno, Luca Cammarata, agricoltore Nisseno. “Se le cose non cambieranno sarò costretto a macellare il bestiame e chiudere l’azienda, la situazione è drammatica. Non c’è più acqua per gli animali“. Rispetto all’anno scorso infatti, le precipitazioni si sono ridotte del 40% e hanno raggiunto appena i 150 mm di pioggia.
“L’unica risorsa disponibile è un bacino artificiale, che ormai è pieno di fango. Chiediamo alle autorità di mandare l’esercito per aiutarci a portare l’acqua nelle aziende agricole: non possiamo lasciar morire il bestiame. Un allevatore non può sopportare di vedere i suoi animali morire di sete“
Questo è l’appello dell’agricoltore alle autorità, che hanno da tempo dichiarato lo stato di emergenza e stanziato venti milioni di euro. Tuttavia, le misure attuate inizieranno a mostrare i loro effetti solo tra un paio d’anni.
Bonus conto termico: al via ufficiale al bonus conto termico 3.0 a partire dal 25…
Giornata difficile per chi domani viaggia in aereo: mercoledì 17 dicembre, dalle 13 alle 17,…
In arrivo a Catania la Fiamma Olimpica per Milano-Cortina 2026. Il passaggio sarà previsto per…
Pubblicato un nuovo Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) relativo alla revisione degli…
Concorso Carabinieri: è stato ufficialmente bandito il concorso carabinieri accademia 2026 per l’ammissione di 65…
Bonus assunzioni: il decreto Milleproroghe ha confermato anche per il 2026 il bonus assunzioni giovani…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy