Altra riunione d'emergenza per la gestione dell'emergenza idrica, si tiene d'occhio Agrigento in vista della stagione turistica
Nella giornata del 20 giugno scorso, si è svolta la riunione della cabina di regia sull’emergenza idrica in Sicilia, riunione d’emergenza voluta dal presidente della regione, Renato Schifani, con l’obiettivo di accelerare l’azione contro i rischi.
“Ho voluto costituire immediatamente un tavolo di emergenza sulla crisi idrica di Agrigento per fornire risposte celeri alla città, soprattutto in vista della stagione turistica appena iniziata. L’obiettivo è scongiurare il peggioramento della situazione ed evitare anche gli effetti negativi di allarmismi che possono essere amplificati creando gravissimi danni all’economia e all’immagine della Città dei Templi e dell’intera Sicilia. Il mio governo seguirà quotidianamente il lavoro di questo tavolo, fornendo supporto e tutto quello che sarà necessario, ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e lavorare alacremente già da domani per risolvere il problema nell’immediato e, poi, per soluzioni strutturali di medio e lungo termine.” ha dichiarato il presidente della Regione al termine della riunione.
Il vertice si è tenuto a Palazzo d’Orleans, erano presenti anche il dirigente della protezione civile e molte altre figure di rilievo nella politica Siciliana.
Durante la riunione è stata, più volte, ribadita la necessità di procedere immediatamente all’esecuzione di quegli interventi a breve termine che garantiranno un maggiore rifornimento di acqua, in vista della stagione turistica.
“Oggi abbiamo rassicurato gli enti agrigentini sul fatto che questi lavori possono partire immediatamente – ha detto l’assessore regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Roberto di Mauro – per dare sollievo ad Agrigento e alla sua fascia costiera. Grazie all’ordinanza della Protezione civile con la quale sono stati stanziati 6 milioni di euro, l’Aica che è l’ente attuatore, già da domani potrà procedere. Nel giro di 40 giorni avremo circa 116 litri di acqua al secondo in più, i primi 60 litri potranno arrivare già nel giro di 20 giorni con due interventi di immediata esecuzione su un nuovo pozzo e su due già esistenti“.
La decisione è quella di stabilire un “tavolo” permanente, per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico di Agrigento.
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